In orbita oggi. 2 ottobre, il nuovo singolo degli Zen Circus Appesi alla luna. Potente, ti fa sentire al fianco della band nel quadro che dipinge con questo nuovo brano.
Volete ascoltarlo? Eccoci!
Dopo 10 album, un EP, una raccolta e 21 anni di carriera (festeggiati i venti lo scorso anno con un mega concerto al Paladozza di Bologna), la band toscana ha ancora molto da dire. Lo ha fatto ad esempio con il romanzo anti-biografico edito da Mondadori che ha trovato spazio nella Top Ten delle classifiche dei libri più venduti.
Appesi alla luna segna il primo passo verso un nuovo album di inediti annunciato dalla band, manco a dirlo attesissimo.
Del brano gli Zen Circus raccontano che abbia preso vita sotto il cielo notturno di Lisbona. “Silenziosa, taciturna e solitaria come la luna che illumina i saliscendi dell’esistenza, che dopo una moltitudine di gradini si scontra nella mattina, facendoci sentire trasparenti in una città piena di persone, chiedendoci quanto di noi si possa rispecchiare in ognuna di quelle anime“.
Un brano rotondo che porta con sè tanti contributi. Appesi alla luna entra sottopelle, con un impatto meno diretto e una spinta meno “incazzata” rispetto a canzoni che la band ha partorito negli scorsi anni, non perde la potenza che rende gli Zen Circus una delle band di riferimento per il rock italiano. Basta ascoltarlo a occhi chiusi per essere avvolto e sentirti al centro, ma anche sotto le stelle del cielo di Lisbona. Una città magica capace di estrarre sentimenti variopinti, proprio come Appesi alla luna.
Al brano come sempre partecipano Appino (voce, chitarra), Ufo (basso, voce), Karim Qqru (batteria, voce), ma anche i “sodali” Francesco “Il Maestro” Pellegrini (chitarra, voce), Fabrizio “Il Geometra” Pagni (pianoforte, tastiere, voce). Come si nota all’ascolto c’è anche qualcun altro: hanno preso parte anche Francesco Motta (chitarra elettrica), Andrea Pachetti (cori).