Musica rap e letteratura, collaborazioni musicali: è il disco della settimana che abbiamo scelto per voi. E’ uscito il 1 febbraio, il nuovo album del rapper reggiano Murubutu ci ha conquistato al primo ascolto: Tenebra è la notte e altri racconti di buio e crepuscoli.
Quinto album in studio e terzo da inserire nella libreria dei concept album, in quindici tracce Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli snocciola da tanti punti di vista il tema cardine del disco: la notte.
E Murubutu ci racconta la notte come pendolo continuo tra il riposo o tormento, tagliata da sogni o a volte incubi. Ma la notte è anche un mezzo, quello attraverso cui raccontare e forse elaborare complessi eventi personali e non solo: la guerra e la solitudine, ma anche sentimenti positivi come l’amore e l’ispirazione.
Dal rapper italiano che può essere inserito nella storia del genere per la definizione di un nuova filone musicale, ecco una nuova opera che non contiene solo musica. Il rap didattico si palesa con la presenza di richiami letterari e filosofici continui, dove già dal titolo si fregia di un cenno a Fitzgerald (Tenera è la notte) e continua con Kafka, Wordsworth e Haruf. Una dichiarazione chiara e coraggiosa che rafforza ancora di più l’identità di Murubutu come punto di riferimento per il nuovo rap, o forse per il rap “alto”. Il termine che lui stesso utilizza per definire il bacino di provenienza delle collaborazioni che costellano questo album: Caparezza, Mezzosangue, Claver Gold, Willie Peyote, Dutch Nazari, oltre agli amici di lunga data la Kattiveria e Dj-Trobb. Ed è così che si compone questo disco letterario, che svela senza cercare di celarle, tutte le influenze che stanno dietro alla msica di Murubutu: la formazione umanistica, i temi viscerali, si accostano con sorpresa ad un registro che ingenuamente si colloca più spesso in un ambito più superficiale. Ogni brano è un mondo a se stante, un racconto, un capitolo dove ogni volta l’identità del rapper reggiano si modella.
Un sentiero che tocca diversi brani, dall’intimismo produttivo di Occhiali da Luna, dove si riconoscono anche le voci di Nazari e Peyote all’ormai inconfondibile Caparezza che duetta in Wordsworth, passando per la collaborazione con Dia per il brano che dà nome all’album. Un disco da scoprire, capitolo come capitolo, come una meravigliosa lettura tutta d’un fiato.
E per vedere Murubutu dal vivo non dovete fare altro che aspettare qualche giorno. Il tour prevede:
22 febbraio – Reggio Emilia – Teatro
23 febbraio – Bologna – TPO
01 marzo – Roma – Monk
07 marzo – Milano – Magazzini Generali
23 marzo – Firenze – Viper
30 marzo – Conversano – Casa delle Arti
05 aprile – Perugia – Rework
13 aprile – Venezia – Rivolta