Lomii

I Lomii ci spiegano perchè “We are an Island”

We Are an Island è il primo disco dei Lomii, 9 tracce di indie-folk da sognare, ballare e viaggiare.

Vi abbiamo presentato We Are an Island come Disco della Settimana, poco dopo l’uscita del l’8 aprile. 

L’album contiene 9 tracce dalla musicalità folk in cui gli elementi principali sono le voci dei due artisti che compongono i Lomii. Voci armoniose che si fondono in un indie-folk sognante.

Nel disco si passa piacevolmente da canzoni di cantautorato soft e leggiadro a ballate più attive dal suono celtico come Mary Ann. E’ un album di ispirazione molto anglosassone, ma delle pianure dell’Irlanda, i pub del Galles o le coste della Scozia, quel tipo di anglosassone.

Per farcelo raccontare ancora meglio abbiamo raggiunto Emily Capanni e Lorenzo Brighi: sono loro i LOMII, entrambi classe 1995, from Cesena.

1) Avete scelto di parlare di viaggio in periodo in cui si poteva viaggiare solo con la mente. Il vostro lavoro infatti vede un inizio lontano, nel 2017, per poi concretizzarsi ora con l’uscita di “we are an island”. Come mai questa lunga lavorazione?

L’inizio della scrittura di questo disco è iniziata alla fine dell’estate in cui avevamo portato dal vivo il nostro primo vecchio Ep. Volevamo cambiare e trovare una nuova forma da dare alla musica, all’interpretazione e alla scrittura dei nostri pezzi. E’ stato un processo lungo decostruire e ricomporre poi i pezzi in una nuova forma, come scriviamo nel testo di We Are an Island. Diciamo anche che la situazione Covid non ha aiutato, tenendoci forzatamente lontani sia fisicamente che musicalmente interrompendo numerose volte i processi creativi e anche di effettiva registrazione del disco. Ma eccoci qua, finalmente, felici del punto in cui siamo arrivati e pronti a ripartire.

2) Siamo delle isole, o nessun uomo è un isola. Cosa rappresenta questa immagine nella vostra musica?

La metafora dell’isola l’abbiamo usata per parlare di individualità contrapposta al desiderio di ricongiungersi con qualcosa o con qualcuno. Abbiamo immaginato il desiderio che potrebbe avere un’isola di ricongiungersi con la terra, dopo essersi trovata sola per tanto tempo in mezzo al mare. Questi anni sono stati un po’ un vagare, senza sapere bene dove e come si sarebbe finiti. Questo smarrimento ha dato l’idea per la scrittura dell’ultima traccia del disco, dalla quale poi ha preso il nome. Andare, scoprire e scoprirsi, per poi ritornare.

3 )We are an island contiene 9 tracce, in che viaggio ci accompagna? C’è una canzone a cui siete particolarmente legati?

Il disco è una raccolta di storie e ognuna parla di una parte di noi, di una visione di mondo, di un ricordo. Le 9 tracce portano lì, dentro di noi ma con uno sguardo rivolto all’esterno. E’ un viaggio intimo con l’intento di empatizzare e normalizzare la fragilità che ognuno di noi ha ma anche la forza che spesso non sappiamo di avere. La canzone alla quale siamo più legati è The Traveller, forse perchè stavamo per scartarla mentre ora è diventato il pezzo di apertura del disco oltre che la canzone che ci rappresenta di più trovando solamente le nostre due voci e la chitarra.

4) La produzione ha visto la partecipazione di Andrea Cola, com’è nato il vostro sodalizio musicale?

Andrea venne ad assistere ad un nostro live nel novembre 2019 al Teatro Petrella di Longiano, consigliatogli dalla sua compagnia Marcella Carlotta Magalotti (la nostra ufficialissima fotografa che ci accompagna e ritrae dall’inizio di questo progetto). A fine concerto venne sotto al palco, a teatro vuoto, e ci disse che gli sarebbe piaciuto lavorare con noi. Non potevamo crederci. E’ stato l’incontro più importante che ci sia mai capitato in questi 5 anni di LOMII, non finiremo mai di ringraziarlo.

5) Ci sono anche altri ospiti tra i brani dei “We are an Island”?

Assolutamente sì! Fin dal primo momento abbiamo immaginato questo disco come un qualcosa di “costruito insieme”, di arrangiarlo con amici musicisti. Oltre a noi e Andrea Cola ci hanno dato un preziosissimo aiuto Diego Sapignoli, Michele Alessandri (Sandri), Jacopo Casadei (Sunday Morning) e i nostri cari amici Lennon Kelly in un featuring irlandese, nel pieno del loro stile.

6) Se la vita è un viaggio lo è anche la musica. Quali sono state le canzoni o gli artisti che vi hanno accompagnato?

Tra i nostri riferimento troviamo i The Civil Wars, Noah Gundersen, Emmylou Harris, Jhonnyswim, Sufjan Stevens, Bon Iver, The Low Anthem, Ane Brun e i Wild Rivers.

7) La copertina del disco suggerisce una coppia, un viaggio assieme. Chi l’ha curata?

L’idea è nata da noi, in un brainstorming su cosa mettere sulla copertina di un album con un nome così metaforico. Il comporre un’isola con i nostri corpi abbracciati, contrapposti ma in un incastro perfetto, ci è sembrato il modo più diretto per raccontarci e raccontare il disco. Marcella Carlotta Magalotti ha curato la fotografia, un piccolo grande capolavoro, a piece of art.

8) Nei prossimi mesi ci saranno occasioni per ascoltarvi dal vivo?

Sabato 7 maggio torneremo al Teatro Petrella di Longiano con il concerto di release del disco. In questa occasione e per la prima volta, saliremo sul palco in 6. Ebbene sì, suoneremo con una band composta da chi in questo disco ci ha messo un po’ le mani: Andrea Cola, Jacopo Casadei, Michele Alessandri e Simone Bartoletti Stella. L’organizzazione delle altre date sarà speriamo un divenire, in quanto al momento abbiamo il focus su questa data zero ! sarà sicuramente una bella estate. Terremo tutti aggiornati sulle nostre pagine social