ministri_ph di Michele Leone

Giuramenti dei Ministri: l’album visto dai fan

Il 6 maggio 2022 è uscito Giuramenti, il settimo album dei Ministri. L’album della band milanese da quasi vent’anni sulle scene, visto dai fan

I Ministri sono in giro per un tour di presentazioni instore del nuovo album e passeranno da Bologna giovedì 12 maggio alle 19 alle Scuderie, l’11 maggio al Poqus di Napoli e il 13 alla Feltrinelli Red di Firenze. Il 14 maggio invece saranno dal vivo insieme ai Cara Calma per Prato a Tutta Birra.

A fine aprile li abbiamo visti dal vivo all’Estragon di Bologna (qui il racconto e le foto) e possiamo dire che dal vivo la loro carica è rimasta la stessa di sempre. Abbiamo intervistato Fede che ci ha parlato del tour, dell’album, delle canzoni ombra e di tanto altro.

I Ministri sono nati nel 2003 e nel 2006 hanno rilasciato il primo album, I Soldi Sono Finiti, con una spinta molto critica nei confronti della società a cui è seguito nel 2009 Tempi Bui e nel 2010 Fuori. I primi 3 album, c’è da dirlo, erano molto moooolto energici e probabilmente contengono i pezzi più amati dal pubblico, molto vasto e molto affiatato di fans che li segue ovunque.

Nel 2013 arriva Per Un Passato Migliore che contiene dei capolavori indiscutibili come Una Palude, a seguire Cultura Generale (2015), Fidatevi (2018) ed ora Giuramenti. Se già da Cultura Generale si è in qualche modo notato un cambio di sonorità, meno ruvide, meno rabbiose, nel 2021 è arrivato l’Ep Cronaca Nera e Musica Leggera a dare una scossa, una sorta di nuova linfa al sound dei Ministri.

Giuramenti è uscito il 6 maggio, in una conferenza stampa la band stessa ha dichiarato di aver scritto un album meno improntato sulla critica e la protesta sociale e più su pensieri individuali e personali. Sull’album ci sono stati molti pareri discordanti, noi lasceremo parlare i fans.

(la foto di copertina è di Michele Leone – dal fan club dei Ministri)

“Secondo ascolto del disco. Mi piace. È molto bello. I testi sono una spanna sopra a gran parte del panorama italiano. C’è meno rabbia? Senza dubbio. Ma ci sta. Anche perché la rabbia, o la convogli bene, impari a dominarla, o ti soffoca. Comunque nel disco ci ritrovo sempre una delle migliori band italiane, sinceri, onesti, che non si vendono mai e fanno ciò che sentono al di là di tutto; in loro e nelle loro canzoni ho sempre totale fiducia, non tanto che mi piacciano, quanto che non siano calcolate, non siano fatte per piacere, ma che siano ciò che volevano scrivere in quel momento. Si confermano sempre una grandissima band, che hanno molto da dire, anche se in modi diversi, che ancora portano sulle spalle il valore sociale del rock.”

“Ho ascoltato solo di sfuggita l’album, e le domande sono 2…dove sono finiti i Ministri? Sto ascoltando per sbaglio un album dei Modà???? Spero di ricredermi.”

“Non avremmo niente da temere tra le vipere del tuo cortile ci hanno già morso e non c’è più tempo c’è un veleno per ricominciare come lacrime giù per le vene scorrono lente e gelano il sangue non avremo niente da invidiare quando avremo finalmente tutto…” -Vipere- Quanto mi ritrovo in questo verso (come molto spesso capita con le loro parole)

“I Ministri (loro) sono i più coerenti fra tutti i ministri presenti attualmente in Italia”

“L’album non è male, testi più che validi a parer mio, manca però di grinta a livello melodico, a parte il ritornello di Documentari il resto è tutto piuttosto spento, le canzoni ombra invece tanta roba, tipo Questa non è musica, boh sono rimasto un tantino deluso…”

“Se avessero fatto un album uguale ai precedenti li avrebbero criticati perché ripetitivi..”

“Dare ai ministri dei modaioli significa non aver mai ascoltato nè capito la loro musica.”

“Non siamo più nel 2006 con i ministri e la vena centro socialara, poca ma che hanno avuto fino allo scorso album. qui finalmente zero retorica e un ottimo sound, testi ben scritti e fila tutto a dovere. miglior disco da ‘per un passato migliore’.”

Io mi sono innamorato dei Ministri con Tempi Bui restandone ancorato in maniera indissolubile per almeno quattro album, per me l’apice è stato toccato con per un passato migliore, da lì una lenta discesa (almeno secondo il mio gusto, beninteso) costellata di tante piccole perle lanciate qua e là. L’EP Cronaca Nera mi ha fatto nuovamente alzare l’asticella delle aspettative, Giuramenti per ora quell’asticella la vede ancora abbastanza bassa, troppo pop per i miei gusti, e testi poco graffianti e scomodi (sempre per me, non mi stanco di ripeterlo). Ma la domanda è, rivolta a me e a chi di voi si è innamorato dei Ministri vari anni fa, se al posto di un tempi bui, i soldi sono finiti, fuori, aveste, avessimo ascoltato Giuramenti come primo grido ministrico, per i successivi quattro/cinque album saremmo stati fedelmente al loro fianco? Per me… No.”

“CD top.. Forse più malinconico rispetto ad altri, ma dopo 2 anni così è anche giusto in fondo..”

Ho conosciuto i Ministri con Diritto al Tetto e avrò visto 15 o forse 20 concerti. Forse è proprio la dimensione live che crea un legame così forte con la band, con questa band. Il nuovo album ha dei pezzi molto interessanti, il mio preferito al momento è Numeri ma potrei ricredermi nei successivi ascolti. Lo trovo un album coerente col percorso della band, sicuramente meno rabbioso ma con dei testi intelligenti e interessanti. Non hanno perso la loro natura e questo gli fa onore, forse dopo l’Ep dell’anno scorso mi sarei aspettato qualcosa di più cattivo.” (ecco, questo è il mio pensiero)