Per chi non lo conoscesse, Fabio Curto è Vincitore assoluto di Musicultura 2020 e già vincitore di The Voice of Italy nel 2015. Ma ci rappresenetrà anche in Russia per New wave. Abbiamo pensato di presentarvelo!
Venerdì 11 giugno Fabio Curto si esibirà a Bologna per la rassegna ‘Cuore d’Aria’ a cura di Teatri di Vita al Parco dei pini. Un set acustico in cui presenterà in anteprima anche alcuni estratti dal suo prossimo disco di inediti; il disco di chiama “Rive volume II”, in uscita il prossimo 23 giugno, e questa è proprio l’occasione per scoprirlo dal vivo e in anteprima.
Abbiamo fatto qualche domanda a Fabio per scoprire la sua musica e il suo percorso.
A breve sarai a Bologna per presentare alcuni brani che saranno anche nel tuo nuovo album, Rive volume II. Cosa ci possiamo aspettare dalla serata Cuori d’aria?
Sicuramente presenterò come anticipato una parte del mio nuovo lavoro discografico, ma in una veste ancora più minimale ed acustica proprio perché questi brani sono stati scelti per la loro capacità di rendere anche nell’essenziale, cosa per noi molto importante. Se sarò ispirato non mancheranno un paio di tributi al Boss e a John Moreland.
Rive volume II arriva a tre anni di distanza dalla prima parte. Come sono collegati questi due album? E com’è cambiata la tua musica dal 2018?
Credo che i due album si completino perché mentre nel Primo prevale l’ombra, anche metropolitana, in Rive Volume due sento come colonna portante la luce, sia pure a tratti nostalgica come la tradizione folk vuole. A me piace molto questo sentimento e spero che gli ascoltatori lo percepiscano. Rispetto a qualche anno fa, grazie alla mia etichetta Fonoprint, ho avuto piena libertà di dedicarmi alla comunicabilità del brano piuttosto che alla vendibilità e questo al momento fa di me un artista libero che cerca di regalare le Emozioni che prova attraverso la musica.
Hai viaggiato moltissima e a breve sarai anche l’unico rappresentante italiano in Russia, per New Wave. Le radici sono importanti, quali sono le tue?
È stata una grande notizia che ci ha colto di sorpresa e sono pronto a dare il massimo per risultare degno di questa responsabilità. Le mie radici sono nel profondo sud che da sempre mi ha ispirato, ma anche in ogni luogo dove ho lasciato un sorriso o una lacrima. Le radici sono meravigliose anche per la loro capacità di diramarsi.
Il 2020 è stato un anno indubbiamente particolare, com’è entrato nella tua musica?
A dire il vero in questo anno ho pensato alla musica così come ho sempre fatto , ne più ne meno, non ho scritto canzoni sulla pandemia bensì ho cercato di distrarmi, leggere e cercare aspetti positivi con i quali affrontare il dopo.
Hai ricevuto da poco un premio per il brano Domenica a Musicultura 2020, cosa narrano i versi di questa canzone?
È un mondo che può dare tanto e togliere tanto, la visibilità ai tempi d’oggi è importantissima per un artista perché c’è un mercato globale con il quale competere. Se si hanno i piedi a terra, un po’ di gavetta e la testa sul collo può essere un buon booster, ma se si arriva impreparati e inesperti ci si può far molto male.
Sei stato conosciuto dal grande pubblico come vincitore di The Voice of Italy nel 2015. Com’è il mondo dei talenti show, lo consigli agli esordienti?
Sarai appunto a Bologna tra pochi giorni, ma l’estate è appena iniziata. Dove potremo trovarti di nuovo?
Sto concentrando le energie sul New Wave Festivaò che mi prenderà quasi tutto il mese di Agosto, ma in calendario c’è una data il 23 Luglio a Ca’vecchia per la rassegna « corti chiese e cortili » e qualcosa che va aggiornandosi. Si vedrà.