Dopo il concerto dei DUNK al Covo, storico locale di Bologna, ci siamo trovati in difficoltà. Vi abbiamo parlato di loro, dell’album, del live che avevamo visto. Abbiamo fatto anche parlare loro, in un intervista andata in onda su Radio Città Fujiko. Abbiamo parlato di DUNK, del tour di debutto, del nuovo piccolo Originale Tour in compagnia di Riccardo Tesio, storica chitarra dei Marlene Kuntz. E adesso che ci rimane? Voi.
Abbiamo chiesto a voi cosa ne pensate dei DUNK e del live dell’8 novembre al Covo. Inziamo noi, per facilitare la situazione: il concerto è stato potente, con Riccardo Tesio al centro del palco che ha fatto da nucleo di questa esecuzione riadattata. In semicerchio Ettore ha dato voce a tutti i brani dell’album DUNK, oltre al nuovo singolo l’Originale. Meraviglioso lo slego musicale che ha chiuso il live, dove Carmelo Pipitone e Luca Ferrari hanno direttamente spazzato via il locale con un’onda energetica fatta di note. Anche fisicamente era possibile sentire la potenza di questo live che, nonostante i limiti dell’acustica “alternativa” del Covo, rimbombava nel corpo, nelle gambe, nella pancia. Poi puf, il live finisce, a dire solo qualche parola è Pipitone: una scarna, scarnissima presentazione dei componenti e poi via, i DUNK spariscono in mezzo alla platea lasciandoci in attesa di un bis. Che non arriva. Che il live sia stato solo un sogno collettivo?
“Secondo me si sentono tutti i percorsi che hanno fatto prima: la musica dei Verdena, dei Marta sui tubi e, anche se li conoscevo di meno, dei fratelli Giuradei. Messi tutti assieme gli danno un’identità tutta particolare”
“Il palco è un po’ sbilanciato. Cioè Carmelo e Luca spingono tantissimo e catalizzano l’energia in una parte del palco. Poi magari negli altri live non era così”
“Io quella grancassa la sentivo nella cassa toracica. Voi no? Spaziale”
“Certo poi non è che parlano tanto. Però è bello anche così perché si vede che loro si divertono proprio, che suonano per loro. Si e poi c’è anche il pubblico, però si vede che lo fanno per divertirsi.”
“Ma Carmelo Pipitone non sembra un po’ Cocciante da giovane?”
“È stato diverso dall’ultima volta che li ho visti. Può anche essere che col fatto che c’è Riccardo (Tesio, ndr) gli arrangiamenti li hanno cambiati tutti. però comunque bello, anche se l’acustica non è un granchè”
“Sono venuto da Treviso per sentirli. Non ci sono parole, non ci sono parole per descriverli! Bomba”
“Ma come fa il batterista? È un mostro!”
“Secondo me sono sbilanciati: cioè tutti, Carmelo, Luca e gli altri hanno tutti un carattere forte sul palco, alla fine fanno punk, poi c’è la chitarra di Tesio, e quindi la voce cantautorale e la chitarra acustica del cantante non so, non mi convince. Cioè appiattisce il tutto, no?”