Scommessa numero tre per roBOt festival che dopo le notti a Link e TCBO arriva al TPO di Bologna. Tre come numero portante: roBOt Night #3 è la terza notte e promette tre artisti pronti a far ballare Bologna il 18 novembre. In consolle musicisti rintracciati nel panorama contemporaneo euro ed extraeuropeo in arrivo direttamente da Inghilterra, Germania, Corea.
A cavallo tra un’indentità british e un backgroud londinese c’è il primo nome: Call Super. Crogiuolo di influssi europei di provenienza diversa, condensa nella sua musica un sound stratificato e corposo. Dopo l’uscita di alcuni singoli è emerso con il primo album Suzi Ecto. Mixando in parti uguali techno e sonorità ambient, il 2014 ha segnato con questo lavoro la sua ascesa musicale, capace di mantenerlo sulla cresta dell’onda sino all’uscita della nuova produzione. Con Arpo, di recente uscita, Call Super prende ulteriormente quota, forse anche grazie all’alleggerimento delle sonorità, divenute più rarefatte. A Bologna arriverà in consolle in versione solista: dopo back2back, Objekt, Pearson Sound, ecco la solitaria notte di Joseph Richmond Seaton.
Second step dedicato al più che apprezzato Not Waving, pronto a srotolare l’energia del nuovissimo Good Luck. Dall’Abruzzo alla Grand Bretagna il viaggio del producer italiano ha portato ad una evoluzione contenuta in una struttura sonora al contempo futurista e retrò. Un’ottima definizione contenuta nell’idea di una viaggio sulla “delorean personale” di Not Waving che promette di mettere in moto alla roBOt Night #3. A chiudere il terzetto lo sperimentale S.O.N.S., direttamente da Seoul con un’intenzione chiara e inafferrabile: chiudere un’era musicale e iniziare il futuro, qui, a Bologna. Mescolando techno, ambient con un alta percentuale di imprevedibilità, S.O.N.S. è la mossa più azzardata della nottata: probabile il mix di sound da Shimokitazawa, che lascia stravolti al primo ascolto, ideale per la conclusione di un climax sonoro esplosivo.
L’appuntamento è il 18 novembre in via Casarini, con apertura del cancelli del TPO alle 22.30 ed una chiusura datata 4.00, ma in realtà puntata al futuro.