Voi l’avete ricevuto l’invito? Lercio ad ottobre ha compiuto 5 anni e come ogni sbarbino che si rispetti ha deciso di festeggiare con gli amici. Come da loro recente previsione “uno dei nuovi punti di riferimento mondiali per la buona musica e i tossici, secondo solo al Primavera Sound“, il circolo Aquaragia ha accolto una replica sbalorditiva dello Show derivato dal sito satirico più amato dagli italiani. O forse da noi, tossici di comicità.
Il Lercio Live show messo in scena da Federico Righi e Davide Rossi ha visto snocciolare le rubriche del celebre giornale di cui sono due dei trenta redattori sparsi per tutto il mondo: un’ora e quaranta a ritmo serrato su eventi locali, politica, religione, previsioni astrologiche, analfabetismo, giornalismo e VIP dei quali bramate di sapere vita-morte-miracoli, oltre a spunti più interattivi in cui non è affatto semplice distinguere tra realtà e finzione.
La redazione di Lercio insomma si è data da fare mantenendo altro il livello che li ha contraddistinti e resi celebri in varie “Edizioni straordinarie” del TG satirico: memorabili prima, dopo,durante concerti di band come Zen Circus, Kutzo, Stato Sociale e Punkreas, dove hanno più volte carpito i gusti del pubblico per allietarlo con una sana cronaca dell’attualità. Su questo punto non si discute: nella lotta per l’informazione corretta, veritiera e trasparente le notizie di Lercio spodestano quelle di TG1, TG5, Studio Aperto o Dalla vostra parte. Mentire sapendo di dire la verità dopotutto è questione di prospettiva: in un panorama fatto di fake news, telegiornali controllati e informazione squallida, la vera libertà sta nel “divertirsi a prendere in giro la retorica dominante” e raccontare tutto con una risata consapevole. La satira in fondo nasce per questo e i ragazzi di Lercio lo sanno bene.
Partiamo dalle origini: “Lercio nasce 2017 anni fa, in una mangiatoia a Betlemme; e senza troppe pretese diventa un punto di riferimento sul web per persone orribili, come noi, e come voi”. I lettori insomma. Quelli che non sanno che in realtà i Lerci sono sportivi della battuta, allenati nel 2009-2010 dal coach Daniele Luttazzi.
È nella sua cyber-Palestra (esperimento satirico che il comico teneva sul proprio sito) che la redazione ha visto i barlumi di un futuro incerto, ma almeno divertente.
Dopo i primi anni di allenamento la squadra si è creata per condizioni climatico-informatiche favorevoli: dapprima per mano di Michele Incollu nasce il blog Lercio, poi, tramite i social network, prende parte al progetto una parte di quegli stessi autori che si erano “annusati” nella Palestra.
Un nome sporco, un po’ come il tipo di giornalismo che l’ha ispirato, ovvero quello della testata Leggo “A ben vedere sono loro ad essere la nostra parodia”. Dal taglio sensazionalistico infatti emerge un alter ego che mente sapendo di dire la verità, ma almeno ve lo dice. Sarà per questo che nel tempo i fan sono lievitati, bramosi di nuove notizie capaci di far ridere; Titoli fulminanti che si ispirano al gusto della stand-up comedy e soprattutto alla parodia del mock journalism presente ormai da anni all’estero “The Onion, Der Postillon, Le Gorafi, Zaytung, etc.”.
Per farla breve insomma, in cinque anni di strada ne è stata fatta, passando da presentazioni in libreria (Lercio, Lo sporco che fa notizia. Il libro, ed Shockdom), a Live show dal vivo, collaborazioni radio (Radio2), tv (D-Max), conferenze nelle scuole e nelle Università, partecipazioni a Festival: giornalismo, fumetto, o musicali come Home Festival o Sziget Festival.
Bene, per oggi e tutto, vi lasciamo alle previsioni meteo sul cambiamento climatico e alla rubrica “Dove si esibirà Lercio la prossima volta?“.