Alinea - Radici

Alinæa: in anteprima esclusiva il video di Radici, tra rock e poesia

L’eterogenea band degli Alinæa lancia oggi, in esclusiva per noi, il videoclip di Radici. Sperimentazione e fusione di influenze musicali e poesia che ci porta in un mondo onirico.

Nel 2018 nasce il collettivo S.O.L.E. (Soul Original Love Experience) per ricordare l’artista Sole Levato. Nel marzo 2019 il collettivo lancia una open call per artisti di vario genere per un evento ad Xm24, di cui vi parlammo diverso tempo fa.

In quell’occasione nacquero gli Alinæa un progetto che mescola sperimentazione musicale legata alle diverse influenze dei singoli membri ad una nota poetica che viene sopratutto dalla voce energica di Matteo, ma anche dalla chitarradistorta il giusti di Giangabriele, dalla batteria e dalle percussioni di Giordano, dal contrabbasso scheggiato o dal basso elettrico di Carmine e dalla tromba jazzista di Federico.

Il termine usato come nome dalla band sta proprio a definire una rinascita definendola un andare a capo. Il ricrearsi attraverso la sperimentazione e la contaminazione tra generi diversi, porta alla creazione di brani inediti che spaziano dall’ambient al noise, dal jazz al rock.

Il progetto si arricchisce di diverse sfumature che legano alla musica degli spettacoli di corredo che fanno delle loro esibizioni dal vivo degli spettacoli immersivi a 360°.

Il video, che vi presentiamo in anteprima, è stato girato interamente a Labas, luogo vitale della socialità bolognese da Simone Frabetti.

  1. Come nasce il vostro progetto? Come vi siete incontrati?

Noi ci siamo incontrati frequentando anni fa un associazione culturale chiamata “Fucine Vulcaniche” la quale organizzava vari spettacoli di arti circensi. L’esigenza di avere dei sottofondi musicali durante questi spettacoli ci ha spinto a unirci musicalmente componendo ed arrangiando dei brani prettamente melodici, atmosferici e che fossero in grado di sposarsi bene con le ambientazioni in scena.

Grazie a questa esperienza siamo riusciti ad estrarre dei brani, ancora allo stadio embrionale, con cui abbiamo deciso di partecipare all’open call per artisti emergenti organizzata dal Collettivo S.O.L.E (Soul Original Love Experience) dove abbiam fatto la conoscenza di Matteo, cantautore con una grande passione per la poesia, e di varie figure professionali con cui abbiamo collaborato come videomaker, grafici e manager.

  1. Quali tipi di influenze musicali portate nella vostra musica?

Diciamo che abbiamo una eterogeneità di influenze stilistiche e musicali dovuta da esperienze e ascolti musicali differenti da parte di ognuno di noi che ci ha portato alla creazione di sonorità che spaziano dall’ambient, al rock fino a toccare il progressive.

  1. Di cosa parla il vostro primo singolo?

Radici in realtà non è il nostro primo singolo ma il secondo. Il primo aprile di quest’anno è uscita Alba che è effettivamente il nostro singolo di debutto. Radici, il primo estratto dal nostro debut album, è un brano molto intenso che parla della sensazione di non sentirsi mai a casa da nessuna parte e della costante ricerca che lega ognuno di noi nel cercare e ricercare la propria dimensione, banalmente il proprio angolo di mondo.

  1. State lavorando al primo album? Cosa potete anticiparci?

Si, stiamo lavorando all’album di debutto la cui uscita sarà entro la fine dell’anno. Un concept album il cui tema principale è l’identità. Un disco introspettivo che esplora e cerca di dare un significato alle domande esistenziali sul proprio essere. 

Il processo creativo è stato arricchito dalla collaborazione con la cooperativa il Martin Pescatore di Bologna e dagli incontri e attività svolte presso il centro diurno negli spazi ASL con gli utenti uditori di voci.

  1. Avete in programma delle date?

Sì, porteremo ciò che abbiamo prodotto durante gli ultimi due anni nella splendida cornice del Làbas, ormai diventata la nostra seconda casa, l’8 luglio. 

Sarà una sorta di esperimento un po’ particolare dato che cercheremo di fonderci con la compagnia teatrale “Segui l’Ombra” dando immagini alla nostra musica.

  1. Il vostro progetto musicale si inserisce in qualcosa di più ampio che state creando a Làbas. Di cosa si tratta?

Quando abbiamo pubblicato il nostro primo singolo “Alba” ci siamo resi conto di come il mondo musicale per la vita degli artisti emergenti sia veramente arduo e dispendioso per poi ottenere risultati che magari non sono nemmeno quelli desiderati fin dall’inizio, forse proprio perché si è ancora emergenti e privi di esperienze. Ciò ci ha spinto ad avvicinarci a chi già seguiva all’interno del Làbas il collettivo “La Zecca – Fucine Musicali”, un progetto che ha come obiettivo principale la produzione di musica dal basso. Ed è proprio dal basso che noi vogliamo partire.

Da una semplice saletta prove posta all’interno del municipio sociale di Làbas, con l’aiuto di figure professionali che lavorano da anni nel settore, abbiamo fatto nascere uno studio di registrazione dove abbiamo totalmente autoprodotto il nostro album.

Il videoclip del singolo Radici è stato tutto interamente pensato, scritto e girato sempre all’interno di questi spazi.

La possibilità di avere strumentazione e figure professionali ci ha portato a voler offrire tutto ciò ad altri progetti emergenti, un lavoro collettivo per ottenere assieme dei prodotti indipendenti dal mercato musicale italiano dove ormai ci si omologa e non si sperimenta più. Stiamo fondando le basi per poter creare un etichetta indipendente che possa diventare un trampolino per chi in questo settore vuole viverci.