Picasso cerveza

Paura dei Caccia, il primo sorprendente Ep dei Picasso Cerveza

Paura dei Caccia è il debut EP del collettivo pugliese Picasso Cervéza

Il collettivo dei Picasso Cervéza nasce nel 2014 e lo si può definire un asse tra Molfetta (Guido Tattoli, Nicolò de Candia, Giorgio Bruno), Bisceglie (Valerio Di Ceglie) e Andria (Riccardo Fortunato).
Nei primi anni si occupano di arrangiamenti, produzione, scrittura e cura artistica di alcuni artisti emergenti nel nord barese e dintorni, grazie anche ad una squadra che, oltre ai componenti originari, si allarga all’occorrenza tramite una ricca rete di artisti del territorio.
A Gennaio 2023 il gruppo firma con ADA Music Italy (WM Italy). Faccia a Faccia, uscito il 10 Marzo, segna quindi una nuova fase del progetto: è il primo di una serie di singoli pubblicati mensilmente culminati nell’EP d’esordio uscito il 7 luglio.

Ci siamo fatti raccontare il loro lavoro direttamente dai protagonisti.

1. Paura dei Caccia è il vostro EP di debutto. Partiamo dal titolo, cosa significa Paura dei Caccia?

Esattamente come i sette brani che compongono l’EP prendono ispirazione da aneddoti vissuti negli anni, il titolo di questo lavoro non fa eccezione. Tutto risale ai primi anni nella nostra prima sala prove, il nostro vicino era un contadino biscegliese il quale aveva la sua rimessa accanto a noi e di tanto in tanto capitava che lasciasse liberi i suoi cani per l’atrio della struttura e tra una chiacchiera e l’altra ci chiedeva sempre: “Paura dei caccia?” O almeno questo è quello che capivamo dal suo italiano visti gli aerei che sorvolavano la struttura.
Un giorno gli rispondemmo apertamente che non c’erano caccia in cielo e che erano solo aerei di linea, ci rispose: “No! Ho detto, paura dei cani c’hai?” La cosa ci ha fatto talmente ridere che ci siamo ripromessi di chiamare il nostro EP “Paura dei Caccia” per ricordarci di questo piccolo aneddoto.

2. Il collettivo Picasso Cervéza nasce nel 2014, in questi 9 anni vi siete occupati di arrangiamenti, produzione, scrittura per altri artisti, quando e come avete deciso che era il momento di un vostro lavoro?

Abbiamo sempre lavorato dietro le quinte per poter affinare le nostre competenze sui singoli strumenti ma anche come gruppo lavorando con altri artisti locali ad arrangiamenti e scrittura.
Nel 2018 ci siamo resi conto che eravamo l’equivalente musicale di un cane che prova mordersi la coda e che il nostro continuo “perfezionamento” stava rallentando quello che sarebbe dovuto essere il nostro lavoro, eravamo spaventati dalla possibilità che “andasse male” oltre ad essere dei lunatici seriali in quanto cambiavamo idea circa i nostri arrangiamenti ogni due giorni. Tra fine 2019 e inizio 2020 abbiamo iniziato a dare forma ai brani,  registrandoli e producendoli con Claudio Sup Nasa La Rocca (già producer per Ghemon, RGB Prisma, THINKABOUTIT), Alessandro Grasso e Kuoni, ma il covid ci ha messo i bastoni tra le ruote. La lavorazione rallentata ci ha consentito tuttavia di elaborare un nostro metodo di lavoro basato sul concetto di flusso,  un’istantanea di ciò che ci sembra giusto suonare quando ci sembra giusto farlo senza più rimaneggiarlo.
Paura dei Caccia è questo, una raccolta di queste istantanee che raccontano gli ultimi 9 anni di lavoro.

3. Nelle 7 tracce dell’EP si mescolano varie influenze, soprattutto legate al jazz ma anche al pop e al rock. Quali sono gli artisti che hanno influenzato il vostro lavoro?

La lista sarebbe infinita, spaziamo in termini di gusti da Pino Daniele a Mac Miller, George Benson, Fabio Concato, RHCP, Neffa, Tom Misch, Fabri Fibra, ecc

Ognuno di questi artisti ha segnato il percorso artistico dei singoli e ha influenzato quello che facciamo oltre a riflettersi sul nostro EP. Per dissipare ogni dubbio, consigliamo la nostra playlist sul profilo artista: PANDA PARADE: la Playlist dei Picasso Cervéza. Una raccolta degli artisti che hanno influito sul nostro lavoro e su ciò che arriverà.

4. I brani hanno varie tematiche, l’amore è forse quella principale. Ma di cosa parlano le vostre canzoni?

I brani raccontano storielle e aneddoti molto personali nati dal nostro vissuto con la speranza che chiunque le ascolti possa identificarsi in quei versi. Come tutte le storie a volte possono essere belle, a volte brutte ma sono tutte nostre e ci hanno portato a ciò che siamo oggi. Come già detto la tematica principale di queste storie è l’amore ma visto sotto diversi punti di vista, l’amore platonico, quello puramente carnale, l’amore verso la prima auto, l’amore per ciò che facciamo e la nostalgia canaglia nel ripensare a quello che è stato, senza rimpianti ma con speranza per il futuro, un punto di partenza per quello che possiamo fare, ciò che possiamo essere.

TRACKLIST
01. Paleena / 02. gAJA/ 03. Anticonvenzionale / 04. Faccia a Faccia / 05. Di domenica / 06. FRAGILE (Affirmation) / 07. Siamo Liberi