Mina Fest, stasera il festival del Mercato Sonato. Chi suona?

Venerdì 10 marzo il Mercato Sonato di Bologna diventa il palcoscenico di un festival. 8 progetti musicali in una sera sola, li abbiamo intervistati per voi

Siamo andati a scoprire e intervistare le band che si esibiranno questa sera sul palco del Mercato Sonato di Bologna.

Si comincia alle 21 in via Tartini 3, ingresso con tessera Arci che potete fare anche online per evitare la coda all’ingresso. Il biglietto della serata dovete assolutamente prenderlo da qui: DICE –> http://bit.ly/3IOxQ7U

𝗦𝘂𝗹 𝗽𝗮𝗹𝗰𝗼:
Le Lame – L’Ultima Fila – Moise – Marrano – Casual Tox
𝗔𝗳𝘁𝗲𝗿𝘀𝗵𝗼𝘄:
Vinnie Marakas – Materazi Future Club – Francesco Sacco [analogic djset]

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Le Lame sono un gruppo pop/rock che nasce a Firenze. Il loro stile è una sintesi efficace tra sound post-rock di matrice inglese, reminiscenze anni ‘80 e influenze cantautorali italiane. L’Ultima Fila sono una band romana che si muove tra il rock e il pop. Il 20 maggio 2022 è uscito il loro primo disco, “Un mare alla volta”. I Moise nascono ad inizio 2021 a Milano. Il loro singolo di debutto, “Ho mandato tutto a p*****e”, è un brano forte, violento, ipnotico: un inno generazionale con attitudine punk, come ci raccontano nell’intervista, a loro piace fare casino.
I Marrano, rock band da Rimini, hanno da poco pubblicato il loro ultimo album Carne Ossa, prodotto da Divi ed uscito a febbraio per ADA Music Italy e Lostdog Records.
Casual Tox è un progetto musicale nato alla fine del 2020. Il sound deriva dalla fusione tra synth bass e cassa dritta con chitarre alternative rock e una voce distorta quasi industrial. Il primo lavoro in studio è l’EP “C-Tox”.
“Preferirei vincere la Champions League che venire promosso quest’anno”. Materazi Future Club è post-punk, distorce le chitarre, balla e fa ballare, rendendo lo-fi lo sport più bello del mondo, quello del doping, di calciopoli, dei mondiali del 2006 e degli europei del 2000, di Sabrina Ferilli e Anna Falchi, degli sputi e delle tacchettate.
Vinnie Marakas è profeta, sciamano, alchimista e impostore. Il nome della sua Opera è scritto sul manto delle tigri. Secondo alcuni esegeti è un mago metropolitano. Secondo altri un illusionista, un poeta. Per altri ancora un imbroglione. Tutto questo confluisce in qualcosa che potremmo chiamare Italian Touch, in cui più urgenze espressive chiedono il proprio spazio vitale. O almeno il proprio lessico per essere ascoltate.
Francesco Sacco nasce a Milano ma trascorre infanzia e adolescenza a Novara, dove inizia ad ascoltare e studiare musica. Incuriosito dapprima dalla musica classica, arriva in seguito la passione per il blues, il rock anni ’70 e i cantautori. Negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di approfondimento dei software musicali e lo studio del sound design, fondando, insieme a Giada Vailati e Samira Cogliandro, il collettivo Cult of Magic, gruppo di artisti dedito ad arti performative, danza contemporanea, teatro e musica.
ASCOLTA LE INTERVISTE AD ALCUNE DELLE BAND DELLA SERATA