Gli 883 e il metal, i nostri sogni prendono vita coi 666

Pensavate di aver sentito di tutto nella vostra vita? Se non avete ancora ascoltato le cover metal-punk degli 883 dovrete ricredervi.

Dopo la cover metal di Despacito o canzoni metal su Giorgio Mastrota eravamo convinti di aver toccato livelli splendidi di assurdità. I 666 li conoscevamo già da tempo, ma non eravamo mai riusciti ad incontrarli e sentirli dal vivo.

Questo nostro sogno pre-adolescenziale misto a delirio si è avverato il 12 gennaio, quando finalmente i 666 han suonato dal vivo a Bologna, ad A Skeggia locale ultras del Bologna dedicato a Skeggia nei pressi dello stadio. Un locale piccolo, buio, un po’ da sobborghi londinesi per gente Oi! In questo ambiente tra birre, sacchi da boxe, biliardini e giubbotti di pelle abbiamo intervistato i 666 e qua vi proponiamo il podcast.

I 666 nascono a Colleferro, fuori Roma, nel 2015. Costola estratta dai Plakkaggio, altra nota band dell’ambiente hardcore. Il progetto di una band cover degli 883 nasce come una gag: il pubblico di riferimento dei Plakkaggio è cresciuto con l’audiocassetta di Nord-Sud-Ovest-Est, quindi quando ad un concerto i ragazzi propongono una cover della mitica band di Pezzali e Repetto, l’entusiasmo è assicurato.

Così, quasi per gioco, nasce l’idea di un gruppo cover metal-punk degli 883. Nel 2016 esce il primo album dei 666, Perchè in fondo lo squallore siamo noi, con la copertina disegnata da Zerocalcare con vari richiami agli 883 e al metal. I 666 iniziano a farsi conoscere e riconoscere e i loro concerti son pieni di 30enni sudati che fanno stage diving risvegliando l’animo punk che stava andando sopendosi.

I 666 sono soprattutto questo, l’incontro fantastico tra la nostra musica pre-adolescenziale, quella adolescenziale e la nostra voglia di far casino.