La quattordicesima edizione di Sexto ‘Nplugged prenderà il via il 2 luglio con un nome che fa subito capire l’importanza del festival nel panorama nazionale e non solo.
14esima edizione di Sexto ‘Nplugged, che ad oggi ha annunciato: Billy Corgan, Sharon Van Etten e Michael Kiwanuka in esclusiva nazionale. Inoltre, quest’anno si rinnova la promozione “Dormi da noi – Biglietto Free” realizzata dal Consorzio Pordenone Turismo che permette di ricevere il biglietto omaggio a chi soggiorna in una struttura convenzionata della provincia di Pordenone.
Il festival si svolge a Sesto Al Reghena (PN) in Friuli, uno dei borghi più belli – e rock – d’Italia. Nelle passate edizioni vari artisti nazionali e internazionali hanno calcato il palco del festival tra i quali Air, Antony and the Johnsons, St. Vincent, The War on Drugs, Belle And Sebastian, Einstürzende Neubauten, Goldfrapp e Apparat, e decine di migliaia le persone che hanno avuto modo di conoscere il festival.
Un festival che negli ultimi anni si è inserito a pieno titolo tra i migliori dello stivale. Organizzato da un’associazione tutta local che promuove le bellezze del territorio, come dice anche il motto dell’edizione 2019. Le piccole dimensioni e la mancanza di ingenti finanziamenti non hanno impedito agli organizzatori di elevare il festival ad un livello internazionale con ospiti incredibili, ma mai troppo mainstream, cosa che è sicuramente un rischio ma anche un’immensa forza.
Abbiamo chiesto direttamente agli organizzatori cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova edizione e quindi vi lasciamo alla loro parole.
La vostra rassegna musicale negli anni ha raggiunto lo spessore di un festival di respiro europeo. Qual’è la missione culturale di Sexto ‘nplugged, che ogni anno riesce a portare sul territorio friuliano nomi incredibili?
“Quando il luogo determina la musica” è l’aforisma che racchiude l’essenza di Sexto ‘nplugged, essenza che risiede proprio nel luogo in cui si svolge, il complesso Abbaziale di S. Maria in Sylvis di Sesto al Reghena, luogo austero e imponente che trasuda storia da ogni pietra che compone le sue mura e i suoi edifici. L’orgoglio e il rispetto che gli organizzatori provano nei suoi confronti viene dimostrato da una scelta musicale ricercata e raffinata, che sia adeguata alla cornice che la ospita, diventando un tutt’uno con essa, valorizzandone ancora di più la bellezza e l’incanto. Gli artisti che si sono succeduti negli anni hanno spesso adattato le loro performance a questo luogo regalando spettacoli unici e irripetibili.
Le line up delle dodici precedenti edizioni e di quella che sta per iniziare sono caratterizzate dalla ricerca di artisti europei, americani, mediorientali, che provengono da generi di nicchia e che spesso in Italia sono poco o per nulla conosciuti, riservando quindi al proprio pubblico deliziose scoperte e creando così un’aspettativa che incomincia appena si chiude l’ultimo concerto della stagione fino a quando vengono annunciate le proposte dell’edizione successiva, periodo durante il quale si apre tra i fedelissimi del festival una vera e propria caccia al nome!
A proposito di nomi incredibili, sveliamo il programma di quest’anno. Ci ha lasciato a bocca aperta, ci raccontate cosa ci aspetta?
L’edizione 2019 si aprirà il 2 luglio con il nome conosciuto di Billy Corgan, storico cantante degli Smashing Pumpkins, seguiranno Sharon Van Etten l’8 e Michael Kiwanuka il 9, il festival si chiuderà il 22 luglio con un’artista che ha già calcato il palco di Sexto ‘nplugged, Elena Tonra, cantante dei Daughter, che porterà il suo nuovo progetto EX-Re uscito qualche mese fa. Anche quest’anno il festival proporrà una varietà di voci e di generi che soddisferà gli appetiti musicali dei fan. Inoltre, per la durata del festival, ci saranno delle installazioni ad opera della Fondazione Pistoletto che celebreranno il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci. Anche in questo caso Sexto ‘nplugged ha deciso di dare la propria impronta di innovazione nel rispetto della storia e della tradizione, avviando una collaborazione con Michelangelo Pistoletto da molti decenni punto di riferimento dell’arte contemporanea mondiale.