Al primo ascolto del nuovo ep di Lupo abbiamo avuto l’impressione di avere ripescato un disco d’epoca, di quelli che sono ormai dei grandi classici probabilmente d’oltreoceano. Con nostra sorpresa invece no, To The Moon è l’album d’esordio di Lupo Chicco Bedogni, e nonostante le tante venature blues è recentissimo: è uscito poche settimane fa, il 26 marzo.
Lupo è il progetto solista di un musicista già conosciuto in Italia (ma non solo, come scopriremo): Chicco Bedogni. Il nome vi ricorda qualcosa? Forse perchè Enrico è un polistrumentista già chitarrista, tastierista e voce nella band post-rock AmpRive. Con To The Moon ha deciso però di esplorare un mondo blues ed iniziare un progetto solista espresso nelle 6 ballad songs. Una lavorazione tutta particolare peraltro: le canzoni sono state arrangiate e composte in sessioni notturne al Noah Studio di Sangenjaya, Tokyo. Eh già, i sentori d’oltreoceano c’erano, avevamo solo sbagliato direzione! Lavorato tra marzo e aprile del 2017, To The Mood è stato pubblicato in coproduzione da Riff Records e dalla giapponese GrandTreeHouse Records.
Ma perchè Lupo? Chicco spiega che “Il Lupo è un animale sociale, essenzialmente notturno, che vive e caccia in branco. Abita da millenni sia il Vecchio che il Nuovo Mondo. E’ autoctono dell’appennino Tosco-Emiliano ed è un simbolo della resistenza antifascista.” Ed ecco che l’album diventa l’ululato alla luna. “To The Moon è un lamento notturno sussurrato ad una luna distratta in un’afosa nottata estiva. Ha l’espressione asciutta del volto di Cesare Pavese e parla con l’accento spigoloso di Alan Lomax. La melodia è il centro attorno cui ruotano arrangiamenti scarni e linee appena abbozzate. La voce, presente e profonda, colora di toni esistenziali tappeti strumentali in stile american-folk anni ‘70. Gli individui di cui narra sono esseri gettati in un mondo privo di compassione, tanto magnifico quanto insensibile. Solo la musica, per quanto triste e disperata, sembra saper offrire l’illusione di un riscatto.E’ alla luna, perfetta e distante, che l’uomo comune volge lo sguardo prima di schiudere gli occhi verso un nuovo giorno di tribolazioni e fatiche. Così all’infinito, fino a che ci saranno notti e chitarre per cantare.
Una dichiarazione d’amore insomma, che si sente nei sei pezzi di cui due ancora più preziosi perchè studio live, ancora più toccanti se possiamo osare: The Bluesman Blues e Like a Picture ci hanno ammaliato da subito. Ma non da meno Brother and I e gli altri pezzi di questo ep che spicca dalle ultime uscite musicali del panorama musicale distaccandosi nettamente dal filone mainstream per unire diverse influenze in una ricetta unica e originale.