boscadrà festival 2024

Quando la strada tra città e appennino si chiama Boscadrà festival

Dal 27 al 30 giugno torna il Boscadrà Festival in un’edizione che si rinnova e si estende nello spazio e nel tempo: 4 giorni divisi i 3 diverse e bellissime location.

Giunto alla sua 11° edizione il Boscadrà è un festival ma è al tempo stesso un progetto di rigenerazione culturale e sociale di un’area marginale, che attraverso un’offerta culturale di qualità valorizza e fa conoscere oltre i confini locali una terra selvatica e autentica, dove favorire l’ascolto, l’apertura, il cambiamento.

“Abbiamo il desiderio di accorciare le distanze tra l’Appennino e le città, di far incontrare il mondo urbano con quello selvatico. L’Appennino è lontano da tutto ma sempre vicino a qualche metropoli. È questa la sua forza”.

Boscadrà 2024 si sviluppa in quattro giorni coinvolgendo la bassa, la media e l’alta Val Borbera, con eventi a Capanne di Cosola, a Borghetto di Borbera e a Albera Ligure, dove sorge Cascina Barbàn, luogo dove il festival è nato nel 2013.
Il programma quest’anno si apre proprio come la stessa Val Borbera fa’ proponendo dibattiti, spettacoli teatrali, colazioni, pranzi e cene contadini, passeggiate, spettacoli di poesia, concerti, dj set e laboratori “del saper fare” per bambini e adulti. Il tutto nella cornice di quegli spazi naturali e rurali, puntando a valorizzare ciò che di bello offre questo angolo di Piemonte e sperimentando modalità innovative per produrre economia virtuosa per il territorio, portando pubblico dall’esterno e sensibilizzando verso forme sostenibili di fruizione turistica e culturale.

Abbiamo intervistato gli organizzatori per farci racconatre meglio quest’edizione di Boscadrà.

1) Parliamo di questo evento puntando subito i riflettori sull’aspetto sociale, se si può dire, di questo progetto. Nel comunicato si legge ” il Boscadrà è un festival ma è al tempo stesso un progetto di rigenerazione culturale e sociale di un’area marginale”. Ci spiegate meglio cosa vuol dire?
Qui, in Appennino, la cultura manca come il pane. Mancano momenti di incontro, occasioni di crescita. Il Boscadrà desidera, per quanto possibile, colmare questo vuoto.

2) Quanto è importante che il “selvatico” resti in contatto con la nostra quotidianità ormai molto urbanizzata?
E’ importantissimo perchè la natura è la madre di tutte le madri e la selvatichezza è la sua lingua.

3) Undici edizioni, una storia piuttosto lunga per un evento che quest’anno vedrà 4 giorni e 3 location, diamo i numeri insomma. Come è nato e cresciuto Boscadrà?
Siamo partiti con il desiderio di organizzare una festa che simboleggiasse una rinascita, una testimonianza. Dopo un po’ di anni, da una festa di cascina si è trasformata in un festival, con ospiti, laboratori, approfondimenti. È successo in maniera naturale, senza forzature. Quest’anno dopo più di dicei anni abbiamo deciso di condividere con tutta la valle questo progetto che pone la cultura davanti a tutto.

4)Chi segue l’organizzazione e la gestione artistica del progetto?
Il festival è organizzato direttamente da noi, Martina Panarese e Maurizio Carucci con il supporto dell’associazione di promozione sociale Paradiso Val Borbera e durante i giorni del festival da una bellissima squadra di volontarie e volontari da tutta Italia.

5) Boscadrà non è un festival monotematico, ma spazia tra diverse arti e diversi incontri di socialità e confronto. Come è organizzato l’evento e a chi lo avete indirizzato, ipotizzando un pubblico ideale?
Il pubblico ideale non esiste. Il Boscadrà è rivolto a tutti. A chi vivendo in città è incuriosito da questo approccio e chi vivendo in Appennino desidera scoprire nuove strada e possibilità attraverso la cultura.

6)Avete visto cambiare la partecipazione negli anni?
Si, nel corso degli anni, abbiamo visto una crescente partecipazione delle persone che abitano questa valle e le valli vicine. Ma anche persone che arrivano da fuori Italia!

7) Passiamo al pratico: come si arriva, dove dormire, dove mangiare e soprattutto, come reperire i biglietti!
Il biglietto si trova sulla piattaforma Dice, ma solo per la serata di sabato sera. Le serate con Dario Vergassola e Andrea Staid e la giornata di domenica saranno ad offerta libera.
Sul come arrivare, ci troviamo in val Borbera, in Provincia di Alessandria, valle incuneata tra quattro province: Genova, Piacenza, Alessandria e Pavia.

Come arrivare in treno e a piedi:
Scendere alla stazione di Arquata Scrivia – Prendere la corriera per la val Borbera – Scendere ad Albera Ligure presso il “Bar del ponte” – Dirigersi a piedi verso Figino – Dopo circa 2 km, in prossimità dell’insegna bianca Cascina Barbàn, svoltare a sinistra e imboccare una stradina sterrata in mezzo a dei vigneti.
Dopo circa 150 metri siete arrivati.

Come arrivare in automobile:
Autostrada A7 Milano-Genova – uscire a Vignole Borbera – Dopo il casello seguire indicazioni per Cabella Ligure – Passate Albera Ligure – In località
Spinola voltare a sinistra e seguire indicazioni per Volpara e Figino – Dopo circa 2 km voltare a sinistra in una stradina sterrata in mezzo a dei vigneti
con indicazioni Cascina Barbàn.

Si potrà dormire in tenda, negli spazi messi a disposizione intorno alla cascina oppure in una delle strutture della valle.
Il cibo all’interno del festival ha una grande importanza, tutto quello che verrà servito da mangiare e da bere proviene da aziende agricole virtuose e amiche e il più possibile a km zero, cerchiamo da anni di sostenere le piccole aziende che lavorano in maniera artigianale.

9) Già che siamo li, c’è qualche luogo che non possiamo perdere nei dintorni?
Sicuramente la data di venerdì in alta valle sarà imperdibile, saremo ospiti del Hotel Capanne di Cosola a Capanne di Cosola a 1000 msl in una una sella con un panorama mozzafiato sulla valle. Da li inoltre se qualcuno volesse c’è una bellissima e non troppo lunga escursione al Monte Chiappo.

10) C’è qualcosa che ci siamo dimenticati e che dobbiamo assolutamente dire ai nostri lettori e alle nostre lettrici?
Il Boscadrà è un piccolo festival di terra e d’arte nell’Appennino ligure-piemontese, in val Borbera, valle selvatica e severa. Ogni anno il tema del festival cambia, dalla trazione animale al camminare dalla panificazione naturale al riconoscimento erbe.
Boscadrà è una parola nuova, inedita, non la si trova nel dizionario.
Vogliamo partire da questo vuoto, a passo lento, consapevoli che solo dove
c’è spazio, può nascere il movimento.

Vogliamo provare a disegnare una festa che incoraggi il cambiamento, delle nostre
vite, del nostro mondo. Agricoltura sostenibile, storie nuove e antiche, balli, musica
e teatro. Un festival all’aperto dove ci si può bagnare
ma anche gioire, innamorarsi e perfino piangere.

Programma
Giovedì 27 – Borghetto di Borbera – Piazza Paganini (AL) – ingresso Up to you
Ore 21.00 | Presentazione del Boscadrà festival e punto della situazione rispetto al progetto “Parco eolico Monte Giarolo”.
Intervengono Maurizio Carucci (direttore artistico Boscadrà Festival), Enrico Bussalino (presidente della provincia di Alessandria e sindaco di Borghetto di Borbera), Paolo Ferrari (membro del Comitato
per il territorio delle quattro province).
Ore 21.45 | Spettacolo di Dario Vergassola.

Venerdì 28 – Capanne di Cosola – Crinale Monte Chiappo (AL) – ingresso Up to you
Ore 18.30 | “Abitare le zone montane” Maurizio Carucci dialoga con TBA, a seguire cena e musica delle quattro province presso l’albergo Capanne di Cosola.

Sabato 29 – Cascina Barbàn – Albera Ligure (AL) – prevendite su Dice
Ore 16 | Apertura porte
Ore 17.30 | Laboratori
Ore 18.00 | Degustazione di vini selvaggi con Alessandro Marzocchi, oste de Il Tabarro di Parma
Ore 20 | Cena contadina a cura di Cascina Barbàn
Ore 21:30 | Guido Catalano dal vivo
Ore 22:45 | Live chitarra voce TBA
Ore 23:30 | Bello Ballabile (Bo)
Ore 00:30 | Bawrut (Madrid)
Ore 01:30 | Ex-Otago djset

Domenica 30 – Cascina Barbàn – Albera Ligure (AL)
Ore 9.00 | Colazione sui prati a cura di Forno Brisa
Ore 10.00 | Laboratori per bambini a cura di Daniela Carucci
Ore 12.00 | Pranzo contadino a cura di Cascina Barbàn
Ore 13.00 | Pioggia Rossa nei prati
Ore 15.00 | Saluti