#UnaNotaAlMuseo: 3 domande ad Her Skin

Giovedì 7 ci sarà il primo appuntamento della stagione con ArtRockMuseum, una rassegna di musica d’autore nell’insolita cornice del museo della storia di Bologna.

Ogni lunedì vi proporremo una piccola intervista con l’artista che si esibirà durante la settimana per prepararvi al meglio all’evento. L’ingresso per il live è rigorosamente gratuito, durante il live sarà possibilie degustare un aperitivo e, volendo, usufruire di un biglietto a costo ridotto per visitare il museo.

Giovedì 7 marzo toccherà alla giovane e talentuosa artista Her Skin aprire le danze della rassegna.

Her Skin, nome d’arte di Sara Ammendolia, è una cantautrice modenese al suo primo album dal titolo “Find a place to sleep”.

– Il tuo primo Ep, Goodbyes and Endings, è stato registrato in un solo giorno. Trance musicale, ispirazione fulminante, com’è stato buttare fuori tutto assieme? Hai lavorato allo stesso modo anche per il tuo primo album Find a place to sleep?


È stato di sicuro molto strano e spontaneo. Non avevo nulla di programmato, è successo per caso. L’ho trovato molto liberatorio comunque, non me ne sono mai pentita. Con Find a Place to Sleep è stato diverso però, avevo le idee chiare ma volevo lavorare con calma. 


– Il tuo nome d’arte è Her Skin. Nelle pelle di chi sei quando suoni o componi? Chi è lei?


Sono sempre io, Sara Ammendolia, ventidue anni, nata e cresciuta nella provincia di Modena, alta un metro e sessantacinque, nessun segno particolare (ride, ndr). Scherzi a parte, davvero, uso un nome d’arte ma non vedo nessuna differenza tra Sara e Her Skin.


– Sei la prima artista della nuova edizione di ArtRockmuseum, un’iniziativa altrettanto giovane. Il pubblico sarà eterogeneo e pronto ad ascoltare la tua musica e la tua storia. Cosa racconterai attraverso le tue canzoni? 


Nelle mie canzoni cerco sempre di raccontare quello che sento e quello che penso senza filtri, vorrei essere onesta al 100%. Non mi piace spiegare tutto troppo nello specifico però, è bello che ognuno riesca a trovare nella musica il significato che stava cercando.