DOPO SCHABOWSKI - cover

Nel mondo dei Dopo Schabowski, intervista

A Bologna, dal 2014, esiste una band che si chiama Dopo Schabowski. La storia di questo nome è tanto affascinante quanto interessante è il progetto del gruppo. Componimenti musicali intensi che fanno da tappeto sonoro a testi poetici ed energici.

Il gruppo è formato da 4 elementi: Nicola ai testi, alla voce e alla chitarra acustica, John al synth e alle basi, Federico alla chitarra manipolata e Giovanni al basso.

In una fresca sera d’aprile ho incontrato Nicola e John in via Mascarella a Bologna, ci siamo recati nell’atrio del cinema Odeon, unico spazio silenzioso nel via vai della strada e dei locali. I ragazzi, non più giovanissimi sono stati disponibilissimi, simpatici, interessanti e interessati. Uno dei pochi dispiaceri di una chiacchierata molto piacevole che è durata almeno 45 minuti è quella di aver spento il registratore e aver portato a voi ascoltatori soltanto 15 minuti circa di racconti sulla band ma non solo, sulla storia, su Bologna, sulla vita. Nei 15 minuti che ascolterete abbiamo parlato principalmente del progetto, ma anche di molto altro.

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I Dopo Schabowski hanno all’attivo un Ep omonimo, come un brano, che ascolterete nell’intervista, tratto dall’Ep stesso. In realtà il titolo completo del brano è Dopo Schabowski 1989-1999 ed ha un significato molto profondo spiegato molto bene dalle parole di Nicola nell’intervista.

Il progetto “si situa all’incrocio di generi nati e affermatisi dagli anni Novanta in poi: sporca e contamina la forma-canzone con il trip-hop, il minimalismo, il post-rock, l’elettronica creando un ibrido musicale di rara intensità“.

Durante l’intervista ascolterete anche L’assenza di attrito nella caduta, di cui trovate il video su youtube, un brano che testimonia la voglia di sperimentare di questi ragazzi, non più ventenni quindi senza smania di farsi conoscere ma volti soprattutto alla ricerca di un’estetica sonora, con dei risultati molto interessanti.