E’ uscito il 13 ottobre il decimo album di Giorgio Canali & Rossofuoco, Pericolo Giallo, come al solito pieno di rabbia e sentimento
Caustico, rabbioso e dissacrante, Pericolo Giallo è il decimo LP della discografia ufficiale di Giorgio Canali, il nono insieme ai Rossofuoco, e prosegue il percorso tracciato dal precedente Venti (2020).
Giorgio Canali ci offre un racconto spietato degli ultimi anni che, attraverso una scrittura schietta e spregiudicata, arriva a compiere una riflessione critica sul ruolo dell’essere umano all’interno di un occidente profondamente segnato dagli eventi recenti, dalla guerra in Ucraina alla crisi economica e anche se la nuova crisi in Medio Oriente è iniziata quando l’album era già pronto, sicuramente offre spunti di lettura anche su quella.
Parlando dell’album, Giorgio Canali dichiara: “Pericolo Giallo nasce come risposta a chi vede e sente la resistenza come concetto meramente storico e non più come qualcosa che riguarda soprattutto etica e politica nel loro quotidiano.”
Attivo musicalmente da oltre 30 anni, prima nei CCCP, CSI e PGR, e poi produttore di numerosi artisti tra cui Verdena e Le luci della centrale elettrica, in questo nuovo album Canali mette a nudo tutte le contraddizioni della società contemporanea e tutti i pensieri di un animo in continuo fermento, incapace di rassegnarsi davanti alle ingiustizie e agli abusi di potere.
Il fil rouge che unisce le 12 tracce del disco è il sole che riporta metaforicamente ogni essere umano sullo stesso piano, illuminando tutti in ugual misura, e attorno a cui ruotano i ricordi e le storie delle tracce dell’album in cui momenti dissacranti si alternano ad incursioni intimiste e riflessive.
Come per “Venti”, anche “Pericolo Giallo” è nato partendo dagli spunti melodici e dalle idee ritmiche che Canali e i membri dei Rossofuoco hanno composto a distanza nelle proprie abitazioni, figlio di una necessità espressiva in grado di superare ogni genere di ostacolo.
“Non c’è modo di trovarsi in studio ad improvvisare? Si fa come si è già fatto per “Venti”, ognuno, a casa sua, butta giù idee e spunti e li gira agli altri, poi le parole vengono da sole, che di roba da dire ce ne ho. C’è anche qui, come è già successo in precedenza per altri album di Rossofuoco, un fil rouge che idealmente unisce i miei pensieri: il sole, in tutte le sue accezioni, positive o terrificanti. Un album “solare” insomma… e mi scappa da ridere.”
TRACKLIST
- C’era ancora il sole
- Un filo di fumo
- Morti per niente
- Solo stupida poesia
- Pericolo giallo
- Pulizie etiche
- Meteo in quattroquarti
- Quando si spegne il sole
- A occhi chiusi
- Come si sta (La guerra di Pierrot)
- Cosmetico
- La fine del mondo