Gabriele Lattuada si definisce un libero percussionista, è uno sperimentatore di suoni, a maggio scorso è uscito Gra1n, primo lavoro solista.
Gabriele Lattuada, classe 1986, nasce e cresce a Clusone, un paesino in provincia di Bergamo e inizia a suonare le percussioni prima ancora di imparare a camminare, più o meno.
Dopo avventure adolescenziali metal con i Soulcrashers e rock con i Mr. Gauss si trasferisce a Brema dove prosegue e approfondisce lo studio delle percussioni e successivamente a Berlino dove inizia il vero processo di sperimentazione che lo porta a mettere da parte le “normali” percussioni per trovare suoni in qualsiasi oggetto esistente.
Dove la gente vede spazzatura, lui vede suoni.
Gra1n è il primo lavoro da solista, dopo alcuni lavori che l’hanno visto collaborare con molti altri musicisti. Nel frattempo, ad esempio, prosegue il lavoro di ricerca con il duo LoLa e il progetto Osmotic.
Gra1n contiene 5 tracce, della durata media di 10 minuti. L’album si apre con 1nto in cui, tra gli strumenti utilizzati figurano insalatiere, coperchi, oggetti metallici vari. “Una connessione tra la musica e la vita di ogni giorno“.
Mollami era inizialmente pensata solamente per le molle rotte, protagoniste del video che trovate qua sotto, ma alla fine appaiono una marea di strumenti.
Water bending è un omaggio all’acqua, in grado di modificare il suono di qualsiasi materiale, anche il metallo. Fruscio si basa sullo sfregamento di un martello su vari oggetti e strumenti, “è stato l’unico modo per ricreare un suono che avevo in testa”. Sospeso, che chiude l’album ripercorre quella sensazione di sospensione che si vive quando si è in attesa della decisione di qualcun’altro e che influenza la tua vita.
L’album è stato registrato al MusicLab di Milano ad aprile 2020 e rilasciato il 1 maggio. In attesa di poter riprendere ad esibirsi live sia in Italia che all’estero prosegue nel suo lavoro di sperimentazione.
Per seguirlo: gabrielelattuada.bandcamp.com – Instagram.com/gabrielelattuada – YouTube.com/gabrielelattuada