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La nuova creazione degli Yosh Whale è A mezz’aria, tra amici e collaborazioni

Un non-luogo sospeso a mezz’aria tra terra e cielo, dove si gioca a scappare dalla luna e a saltare sul sole. Natura, cemento, mare. E la provincia. Un viaggio per immagini il cui approdo è uno spazio sicuro nella nostra immaginazione, in cui rifugiarsi dalla noia e dal grigio di una periferia del Sud Italia.

Esce venerdì 12 aprile A Mezz’Aria, il secondo album degli Yosh Whale per peermusic ITALY.

Dopo l’album d’esordio Tornano sempre (2022, LaRue Music), la band campana, vincitrice di Musicultura 2022 e della V Edizione del Premio Buscaglione, pubblica un secondo lavoro più morbido, aperto, luminoso. Un passaggio graduale delineato anche dai singoli che lo hanno anticipato: dal primo, Non sentirmi, che fa eco alle sonorità del disco precedente, ai successivi Blu feat Rose Villain, Non lo – fi, fino a Woody ultimo singolo che ci introduce all’attuale sound della band.

Registrazioni lo-fi, ritmiche hip hop e UK garage, r&b e folk americano, elettronica con strutture corali di ispirazione gospel e, a fare da collante, una scrittura costantemente ispirata al cantautorato italiano. L’identità sonora di A Mezz’Aria è un miscuglio eclettico di ispirazioni che spaziano dalle influenze di artisti come Bon Iver, James Blake e Frank Ocean, fino agli ascolti dei lavori più recenti di Dijon e Mk.Gee.

Sin dalla nascita del progetto, per gli Yosh Whale la dimensione dal vivo è sullo stesso piano di quella della scrittura. Non appena formatisi, iniziano infatti da subito a suonare in giro per l’Italia portando sul palco un live che dà grande spazio al riarrangiamento e all’improvvisazione e colpisce per la varietà di suggestioni e sfaccettature che riesce a toccare. “Ho sentito i ragazzi suonare e sono rimasta folgorata. C’è qualcosa di così onesto e primordiale nella loro musica che mi commuove” ha detto di loro Rose Villain.

Le idee per il nuovo album iniziano a maturare proprio durante un periodo di intensa attività live a seguito del quale gli Yosh Whale si dedicano esclusivamente al nuovo disco, isolandosi dal mondo esterno, fuggendo dalla quotidianità e dal grigio della provincia, altra grande protagonista di A Mezz’Aria. La provincia in cui sono nati e cresciuti insieme sin da piccoli, passando per la condivisione degli anni di studi al Conservatorio di Salerno, fino ad oggi. Un quartiere in cui tuttora vivono, tra la noia e la desolazione fatta di natura e periferia urbana.

Dal punto di vista della scrittura, così come della produzione, completamente autonoma e indipendente, A Mezz’Aria è un album libero, sincero, autentico. La maggior parte dei brani è frutto di sessioni di sperimentazione e produzione collettiva. Ci teniamo molto al concetto di band – dicono. Lasciare spazio alla creatività di ognuno e aprirsi alle idee degli altri è fondamentale per come vediamo noi la musica. Anche per il pezzo Sulle Nuvole, in collaborazione con il produttore Sixpm, la sintonia è stata trovata in modo molto naturale e spontaneo.

La tracklist si apre con Treni, brano in cui l’elemento corale e le chitarre classiche accompagnano il racconto di un amore a distanza. La più scura Tornare è una raccolta di fotogrammi di esperienze degli Yosh Whale e di loro coetanei sparsi per l’Italia, ma non solo: i luoghi che si svuotano delle amicizie, il momento in cui gli affetti si dividono perché, ancora oggi, dove viviamo – raccontano – resta spesso necessario ed inevitabile ‘doversene andare’. Segue Tutto intorno, canzone che, più delle altre, vede gli Yosh Whale liberi nella scrittura, senza filtri o compromessi. Non sentirmi è il racconto dell’eterna lotta interiore che accompagna una relazione. Dopo Sulle Nuvole, in collaborazione col produttore Sixpm, è la volta della delicata e intima Blu feat. Rose Villain: una fuga per cercare il “blu”, un luogo ideale fatto di sogni e protezione per scappare dalle grigie città. Sei tu restituisce, nella produzione, uno spirito giocoso che nasce da intere giornate passate in studio a sperimentare e divertirsi, tra jam e registrazioni.  + in là  più di tutte incarna il sound attuale degli Yosh Whale tra ritmi incalzanti, groove quasi tribali, cori e strumenti acustici che si uniscono all’elettronica. Non lo-fi è un viaggio in auto in una mattina invernale lungo le strade di Salerno fino a superare gli ultimi palazzi per arrivare al mare, tra echi hyper pop, chitarre elettriche distorte e schegge di percussioni. La successiva Neve è, invece, il pezzo in cui la sensazione di sospensione, immagine centrale del disco, si esprime in modo esponenziale, evocando nostalgia, ricordi, infanzia. Un’atmosfera groovy e sognante ci porta, invece, dentro Woody dove c’è grande spazio per l’uso dei cori, elemento molto presente nel nuovo lavoro della formazione. Infine Marevuoto racconta un vuoto talmente grande da sembrare il mare, poi però a illuminare il brano arriva un ritornello aperto e corale a significare la condivisione di questo vuoto con un’altra persona.

A completare l’immaginario degli Yosh Whale, l’identità visiva che ha accompagnato i singoli e che ritroviamo nell’album: un lavoro artigianale, con i font realizzati su legno e vetro, curato dal designer e illustratore Simone Pagano. L’artwork esprime l’attaccamento ai luoghi che popolano lo scenario del disco e, allo stesso tempo, la necessità di evadere, di trovare quello spazio che si materializza a mezz’aria, dove prendono vita le immagini dei brani e le speranze di chi li ha scritti.