Focus on Sziget Festival, in attesa dell’edizione 2017

Tra i tanti festival musicali si possono contare alcune pietre miliari nel panorama europeo. Si tratta di eventi che per longevità, grandezza, nome, sono un po’ il paradiso per gli appassionati di musica. Tra questi c’è notoriamente lo Sziget Festival, che quest’anno inaugura l’edizione 2017. Si apriranno i cancelli il 9 agosto, per proseguire fino al 16.

Giunto ormai alla 25esima edizione, lo Sziget si è a ben ragione conquistato il podio in Europa. Nella versione italiana del sito il sottotitolo all’evento è “l’isola della libertà“. Non servirebbe aggiungere altro. La prima edizione, e da li in avanti, si è effettivamente svolta su un’isola: la piccola (si fa per dire) Obuda che si trova in mezzo a Danubio, nel cuore di un area naturalistica più ampia e molto vicina alla città di Budapest. L’idea iniziale è stata partorita da un artista ungherese, Peter S.Muller, e in seguito realizzata come piccola rassegna musicale e artistica locale. All’inizio si chiamava Student Island, come si può immaginare un’evento senza troppe pretese. E’ bastato un anno perché il cartellone diventasse più internazionale e più vario. L’idea di base è stata da subito apprezzata: la creazione di un festival estivo lungo una settimana che comprendesse tantissime esibizioni, non solo musicali. Oltre ai musicisti infatti, sull’isola sono approdati con il tempo anche ballerini, circensi, attori, e tutti coloro che in un modo o nell’altro fanno arte. Uno spettacolo a tutto tondo. Lo Sziget (che in ungherese vuol dire isola) si è conquistato quindi un posto nell’arcipelago delle manifestazioni musicali estive, diventando una sorta di faro per tutti. Ora, dopo 25 anni, si ripresenta sempre alle prese con una programmazione spettacolare. I palchi, sessanta per l’esattezza, ospitano ogni tipo di arte e per quanto riguarda la musica esponenti del panorama internazionale. Solo per farsi un’idea, suoneranno i Biffy Clyro, già onnipresenti quest’estate, oltre a Macklemore & Ryan Lewis, Birdy, Allah-Las, Electrorumbabio, Jewish Monkeys, Pj Harvey, The Kills. Solo per farsi un’idea appunto, perché la lista è veramente lunghissima. Per chi vuole vivere appieno quest’esperienza c’è poi una possibilità in più: il campeggio sull’isola, che diventa un mondo parallelo. Restando comunque a due passi da Budapest, che si può visitare addirittura sullo Sziget battello, si può scegliere tra formule di 1, 5 o 7 giorni con pass relativi all’area artistica e al camping. E alla spiaggia, che è l’unica area autorizzata per fare il bagno nelle acque del Danubio (per la sicurezza di chi sguazza, ovviamente!)

Da poco inoltre, lo Sziget è diventato amico anche un’altro festival internazionale, ma tutto fatto in ItaliaL’Home Festival, che si è conquistato in poche edizioni un posto tra i festival più interessanti nel panorama europeo. Che le aspirazioni di questa manifestazione made in Italy fossero di spiccare era chiaro sin da subito. Ancora più bello che ad ispirarlo sia proprio uno dei titani del settore. Assieme, Sziget e Home, hanno anche proposto un contest musicale per band che sognano in grande: un concorso per calcare il palco dei due festival, che ha visto varie tappe in Italia. Non mancano inoltre idee che vanno oltre la musica: mantenendo l’identità iniziale del festival si è indetto il contest “Art of Freedom”: un bando dedicato ad artisti visuali, con progetti innovativi, che anche quest’anno saranno presenti al festival con le loro istallazioni e gli spettacoli.

Gli stessi organizzatori dello Sziget Festival si occupano poi di altre due rassegne Balaton Sound e Volt, sempre nell’area geografica dei Balcani. Anche in questo caso, grandi nomi sui palchi. Per un estate da non dimenticare.