Archimede è il nuovo singolo del duo romano Fedrix & Flaw. In bilico tra pop, hip-hop e la voglia di liberarsi.
E’ uscito venerdì 9 aprile il nuovo brano di Federico e Flavia Marra (Fedrix & Flaw), a distanza di pochi mesi da Già lunedì. Archimede parla di liberarsi, di uscire dall’apnea. Ce lo raccontano qui.
1) Fedrix e Flaw, Archimede è il vostro secondo singolo, ma denota già una chiara scelta stilistica. Quali sono le influenze musicali che troviamo in questo brano?
Teniamo molto all’aspetto musicale e qui ci abbiamo giocato parecchio. Nominare delle influenze precise è un po’ difficile, ma se dovessimo citare dei nomi, ci vengono in mente Ty Dolla Sign, Kehlani, Jacob Collier, Mac Miller.
2) Siete un duo, fratello e sorella, quando avete capito che i vostri mondi musicali potevano intrecciarsi?
La musica è entrata con naturalezza nelle nostre vite molto presto, quando nostra nonna ci regalò da piccolissimi un pianoforte. Abbiamo cinque anni di differenza ed è qualcosa che ha rafforzato da subito il nostro rapporto. Parallelamente a studi ed esperienze musicali anche individuali, abbiamo sempre continuato a suonare insieme notando un’affinità speciale. E con il tempo abbiamo capito di essere diversi ma complementari, sia a livello umano che musicale, quindi il tutto ha iniziato a prendere forma, fino a ritrovarci qui, ora, a fare la nostra musica che ci rispecchia a pieno.
3) Archimede è un brano che parla di “tornare a galla”, in che senso e in che modo?
Spesso capita di sentirsi di vivere in apnea, come se ci fosse qualcosa ad ancorarci sul fondo. Provavamo questo quando abbiamo scritto Archimede, ed era una sensazione che ci portavamo dentro da tempo, ma solo nell’opprimente periodo di quarantena siamo riusciti a trovare le parole giuste per esprimerlo. E come diciamo nel testo, ci siamo liberati del peso che avevamo dentro, tornando a respirare. Archimede è questo: un’esortazione a liberarci di ciò che ci rende prigionieri e ci trascina giù, per poter percorrere finalmente la nostra strada. È questo secondo noi il modo per tornare a galla.
4) Il videoclip, produzione KILO, ha colori sgargianti e un che di onirico, cosa rappresenta?
Abbiamo voluto mettere in scena quest’atmosfera un po’ surreale, idilliaca, piena di contrasti e fatta di distese infinite per comunicare questo senso di libertà e di liberazione soprattutto, che è il tema centrale di Archimede. È come se questo scenario fosse la rappresentazione materiale della nostra mente, che non può essere ingabbiata da niente e nessuno.
5) Dicevamo che questo è il secondo singolo a seguito di “Già lunedì”, quali sono i vostri progetti per il prossimo futuro?
Stiamo lavorando e continuando a scrivere nuova musica. Sicuramente usciranno nuovi singoli, probabilmente dopo l’estate.
6) Il periodo storico è ancora inclemente, ma avete qualche data, qualche concerto fissato per l’estate?
Purtroppo al momento non abbiamo nulla di previsto, ma speriamo di riuscire ad organizzare presto qualcosa per
tornare finalmente a suonare in giro, che per noi è sempre stata l’altra metà fondamentale della nostra musica.