Mi Ami 24 | Fango e musica

Il MI AMI “Musica Importante A Milano” è un festival musicale organizzato dal sito Rockit a partire dal 2005, da poco si è conclusa la sua 18° edizione tenutasi al Circolo Magnolia a poco più di un chilometro dall’ aeroporto di Linate; una tre giorni con 6 palchi e più di cento artisti ad esibirsi.

Per chi scrive, oltre che una rassegna musicale questo festival è diventato: un rito, una festa, una tradizione per incontrare amici, curiosando nelle dinamiche dello musica italiana, scoprendo nuovi artisti e cercando le sorprese nel cartellone.

Proverò in questa recensione a raccontare i punti salienti di questa tre giorni, quello che mi è rimasto impresso e sento il desiderio di raccontarvi, cominciamo!

Tutto inizia Venerdì 24 Maggio, giornata allertata da Protezione Civile ed organizzatori: “Venite muniti di ombrelli, k way o qualsiasi cosa vi ripari dall’ acqua” è il messaggio che viene ripetuto dai social del Mi Ami.

L’ atmosfera nonostante le basse temperature e l’ imminente arrivo di una probabile tempesta è comunque elettrizzante ed in una trottola di palchi assisto con piacere a: Lauryyn, cantante e autrice classe 2000 che propone un mix di hip hop, soul R&B ed elettronica, i Visconti con il loro new punk piemontese su un palco più piccolo ma agitatissimo, Marco Castello cantautore siculo che propone un folk che sa di Estate e Trinacria, accompagnato da una band che sono anche i suoi amici che portano ogni spettatore nella loro festa, come una tavolata tra amici; nota di colore, ad aprire l’ esibizione la colonna sonora di Lupin III con tanto di immagini del film dietro il gruppo. Da segnalare tra i momenti più alti della prima giornata sicuramente l’ arrivo di un ospite di eccezione sul palco di Venerus ossia Neffa, che duetta su “Aspettando il sole” regalando al pubblico una chicca da annali.

Lo spettacolo non finisce però, nell’ alternanza di palchi a poche centinaia di metri, i Tre allegri ragazzi morti iniziano una tre giorni per festeggiare i loro 30 anni, un decennio a serata e così sul palco centrale dell’ area il trio pordenonese canta e suona i brani dal periodo 2004-2014, un occasione per ascoltare non solo i classici ma anche e soprattutto quelle canzoni che non capita spesso di sentire dal vivo.

Tre allegri ragazzi morti | 2004-2014

Quello che sarebbe successo da lì a poco è che durante il concerto di Colapesce Dimartino l’ imminente pioggia è arrivata ed ha preso forza in un crescendo sempre più forte causando prima solo dei problemi tecnici che hanno ritardato l’ esibizione del duo siculo fino a portarci in una tempesta d’ acqua che ha reso il Magnolia una coltre di fango, c’è chi si è dato alla fuga e chi stoicamente ha provato a resistere assistendo in chiusura di serata ad un incredibile performance di Daniela Pes sotto una tempesta di pioggia e fulmini. Eravamo tentati dall’ assistere al primo concerto con band di OKGiorgio ma l’ ora tarda, la situazione climatica ormai fuori controllo e la possibilità di avere un passaggio in auto è stata molto più ghiotta dell’ idea di un’ ora di cammino sotto la pioggia.

Daniela Pes durante la tempesta milanese

Andando avanti in questo racconto giungiamo quindi alla seconda giornata: Sabato 25 Maggio. Tra le tre giornate, forse proprio questa era la più attesa dal sottoscritto, vuoi per Auroro Borealo ed il suo musical  o per l’ unico concerto estivo dei Ministri. 

Auroro doveva essere trai primi artisti ad esibirsi, ma a causa delle difficoltà tecniche sul palco è stato necessario attendere un po’ su un palco in cui tenicic e musicisti hanno lavorato per più di 50 minuti davanti ad una folla in attesa di questo “show unico”, il che poi effettivamente si è concretizzato portando sul palco uno spettacolo con ballerini, performer, scenografie e maxi schermi per raccontare in chiave ironico/demenziale la storia di un fascista (interpretato da Auroro) ed un ambientalista (interpretato da Martelli) che si innamorano nonostante la contrarietà della Chiesa, circa un’ ora di musical che sfrutta i brani dei due e tantissime gag che hanno lasciato estasiato un pubblico davvero numeroso, composto anche da tanti artisti che si sarebbero esibiti sugli altri palchi.

Sui Ministri invece, dall’ alto della mia lunga esperienza dei loro concerti posso confermare di aver visto una delle loro migliori esibizioni: scaletta ottima, loro in trio originali al massimo della loro forma con dei volumi perfetti e delle piccole chicche musicali nei passaggi tra un brano all’ altro senza dimenticare una serie di grafiche sui maxi schermi a richiamare videoclip e immagini dei loro album.

Ministri

Ed ora passiamo al’ ultima delle tre giornate: Domenica 26 Maggio, qui a farla da protagonisti è la dose internazionale: i Phoenix dalla Francia con un esibizione da rockstar con luci, set studiati, molto carisma ed una breve comparsata di Calcutta e Giorgio Poi ad accompagnare la band sulle note di Lovelife. Oltre il gruppo rock ‘n’ roll da menzionare l’ ottima performance dei Mago del Gelato, gruppo milanese che mixa jazz e funky, emergenti ma con una lunga strada davanti a loro e per chiudere torniamo al trentennale dei tre allegri ragazzi morti che chiudono in questa giornata la triade dedicata alla loro carriera riuscendo non solo a far cantare il pubblico ma anche portarlo in una meditazione collettiva diretta da Davide Toffolo (NdA il cantante della band) ed una chiusura piena di ringraziamenti per questo weekend e questa carriera così longeva.

Monte Mai

In chiusura, tre band che mi hanno sorpreso in particolare: Monte Mai, trio svizzero avant-pop; Tony Scorpioni, cantautore dance dalle trame dark wave, i già citati Visconti con il loro punk da chitarroni distorti e cori pronti all’ uso.