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Disco della settimana: Savana Funk, Bring in the new

Bring in the new è il terzo album dei Savana Funk, già conosciuti come Aldo Betto w/ Blake Franchetto & Youssef Ait Bouazza.

I musicisti sono gli stessi, Aldo Betto alla chitarra, Blake Franchetto al basso e Youssef Ait Bouazza alla batteria. L’album, uscito il 4 settembre per Brutture Moderne/Audioglobe è il primo a portare il nuovo nome Savana Funk. 8 brani dall’anima funky quasi interamente strumentali. Solo in alcune tracce appare la voce di Chris Costa, come nella traccia numero 2: The Walls of the Shy.


L’album si apre con la title track Bring in the new dal ritmo intenso, a seguire la già citata The Walls of the shy e Old School Joint che parte subito molto energica con ritmi appunto “old school” e qualche influenza anni ’70. In Hip Latin la chitarra torna a farla da padrona con dei riff coinvolgenti, un pezzo più lento, omaggio all’Argentina. E poi il brano che più di tutti vi farà saltare, ribaltare sedie e abbracciare gli sconosciuti che ballano al vostro fianco. Zahra racconta la lunga vita di una straordinaria donna berbera, la nonna di Youssef, raccontata in 8 minuti di fantastica musica.

Si prosegue con Radio you broke my nose in cui ritorna il cantato e ‘till down che rallenta di nuovo i ritmi per concentrarsi sulla chitarra di Aldo. L’album si chiude con Zahra (reprise), una sorta di outro che riprende dalla traccia 5.

Parlarvi dei Savana Funk però è molto difficile. I tre musicisti sono formidabili, hanno dei riff e dei cambi di tempo impressionanti, le canzoni, nonostante il poco cantato ti tengono attaccato alla levetta del volume cercando di alzarla sempre di più. E’ un disco stupendo, che sta bene su tutto: dall’autoradio andando al lavoro fino alle feste nella cantina di uno stabile occupato. 

Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere da vivo la band in due occasioni e ci risulta difficile parlare del disco dopo aver visto i loro live. Non pensate di arrivare a un loro concerto e mettervi seduti, dopo la seconda nota sarete già sotto palco con degli occhiali da sole anni ’70 e i pantaloni a zampa a ballare senza sosta. La complicità tra i tre musicisti è incredibile, sarà la telepatia nascosta sotto le tre foltissime chiome ricce, ma sembrano un fantastico corpo solo. Andate a vederli dal vivo e compratevi il vinile, sarà il miglior affare che possiate fare.