Willie J Healey, cantautore dell’Oxfordshire, live in un’unica data italiana al Locomotiv Club il 24 Maggio chiude il suo tour europeo e presenta il suo ultimo disco.
Willie J Healey è noto per la sua capacità di raccontare con sensibilità e grande talento amori, relazioni ed esperienze di vita e può vantare opening acts per Arctic Monkeys, Florence + The Machine e, prossimamente, Idles.
Chi, come me, l’ha conosciuto al suo debutto indie “People And Their Dogs”, probabilmente non si sarebbe mai aspettato la sua evoluzione musicale: negli ultimi album, infatti, il suo sound si è trasformato significativamente, abbracciando ritmi più ballabili e irresistibili melodie anni ’70. Se ascoltassi oggi per la prima volta il suo esordio e a seguire il più recente “Bunny”, potrei addirittura pensare di avere a che fare con due musicisti diversi.
Al Locomotiv Club, Willie si presenta in formazione ridotta a bassista e batterista, e questo power trio si scambia dichiarazioni d’amore e sguardi complici tra una linea di basso funky e un colpo di batteria. La scaletta si sviluppa, quindi, in brani di repertorio struggenti e nuovi pezzi più funk e R&B, ma soprattutto in esibizioni da solista con tracce più toccanti, come “We Should Hang”. Riflettori puntati su di lui, palco vuoto e la sua voce: da brividi.
Il pubblico, seppur ristretto, è entusiasta in ogni momento dello show: in prima fila ci sono ragazzi che conoscono ogni singola parola, persino quelle di brani appena usciti. Vedendo le interazioni da e verso il palco, si direbbe quasi un incontro fra vecchi amici. Willie, tenerissimo, ci ringrazia per una serata in cui ogni ascoltatore è realmente interessato alla sua musica, per lui più significativa rispetto a suonare in un luogo pieno di gente a cui non importa nulla. Insomma, siamo pochi ma buoni.
Rispetto alla fama di cui gode in UK, l’essere ancora poco conosciuto qui non è stato un limite per nessuno. Anzi, ha reso questa data intima e speciale, amplificando la portata emotiva dell’intera esperienza.
Mentre i tecnici smontano il palco, io e Willie scambiamo due chiacchiere post concerto. In sottofondo parte la voce di Alex Turner con “Sweet Dreams, TN” e ci troviamo a canticchiarla assieme. Lui ha aperto i suoi concerti eppure è ancora davvero umile e alla mano. Incredibile.
Io, comunque, non sarò stata in grado di preannunciare i cambi di sonorità della sua carriera, ma penso di potermi sbilanciare sul suo futuro successo. Per me è solo questione di tempo e mi toccherà assistere a un suo show schiacciata in fondo a una sala bombata di gente.