Il “Delirio Experience” dei Meganoidi, lontano dalle luci dei “Supereroi”

Per i trentenni il nome Meganoidi si lega a successi che hanno segnato in maniera indelebile gli anni dell’adolescenza. I “Supereroi” liguri non si sono fatti sentire per un po’, ora però è il momento di spolverare spalle pronte al pogo: il tour di “Delirio Experience” è in giro per l’Italia.

Delirio Experience”, uscito il 16 febbario, è il sesto lavoro della band ligure, che forse ha aspettato “il momento per un migliore slancio”. Questo spiegherebbe la lunga assenza dai palchi dopo la consacrazione dei due album  Into the Darkness, Into the Moda e Outside the Loop, Stupendo Sensation. Dopo avere conquistato con questi due pilastri della musica indipendente altrettanti dischi d’oro grazie alle 50.000 copie vendute, arrivano appunto con “Delirio Experience”.

Un album che serve a spegnere 20 anni di carriera, traguardo non indifferente per una band, “Delirio Experience” sembra però molto lontano dalle sonorità che ci hanno fatto amare i Meganoidi. Un’album certamente ed ovviamente più maturo, che mostra un’identità post adolescenziale. Non più derivato da lunghe sessioni di prove, nasce da composizioni mirate mixate e masterizzate da Nicola Sannino. Di questa maturazione già si ha il sentore sfogliando fisicamente le illustrazioni dell’album realizzate da Massimo Kabuto Repetto, illustratore genovese.

Dell’album Luca Guercio, chitarra e tromba dei Meganoidi dice: “Io e Davide Di Muzio abbiamo scritto Delirio Experience tra marzo e luglio 2017. Abbiamo scritto i testi su dei brani che avevo già composto e tutto è avvenuto in modo assolutamente naturale e fluido, come sempre. Questa volta però siamo partiti da una base chitarra e voce, e solo successivamente abbiamo iniziato a lavorare sul groove e sugli arrangiamenti. Dopo qualche sessione in studio con la band completa (Jacco al basso, Andrea Torretta all’altra chitarra e Saverio Malaspina alla batteria), per valutare di cosa avessero bisogno i brani appena scritti, abbiamo lavorato sulla resa di ogni singolo brano. In questo senso, le sessioni in studio sono state molto stimolanti. Durante la fase di registrazione al Tabasco Studio con il nostro fonico Nicola Sannino, ci siamo orientati interamente sulla scelta dei suoni e sulla valorizzazione degli arrangiamenti già preparati. Per la prima volta nella nostra storia, ci siamo completamente scollati dagli stereotipi dei generi e ci siamo concentrati sulla vera essenza della matrice Meganoidi: comunicare nel modo più diretto il nostro stato d’animo”.
L’album contiene 10 tracce, tra cui Delirio Experience che dà il titolo all’album e pezzi molto interessanti e decisamente rock come Fra 20 anni fa e Accade di là primo video estratto da questo lavoro. Meno graffianti, ma comunque dense Tutto è fuori controllo, Restare in Orbita, Non credere che sai finita qui, che non tradiscono quei tratti che ci hanno fatto amare i Meganoidi negli anni, tra spallate e urla a squarciagola. Rimanendo stupiti dalla bellezza delle canzoni non si può non notare una scollatura importante, come in Nana Nanna o Gocce, temi nuovi e sonorità inedite, che solo un live ci potrà raccontare. La band però mette in chiaro: Rimaniamo sempre qui.

Stasera li troveremo al Freakout di Bologna, domani 10/03 saranno a Roma, il 17 saranno a Prato, il 23 a Padova e il 24 a Fermo.