Giovedì 11 luglio a BOnsai approdano i Nanowar of Steel con la loro demenzialità, sia nel metal che nell’intervista
“Quando è arrivato il successo internazionale ci siamo guardati negli occhi e abbiamo pensato, finalmente! Questo successo doveva esserci fin dal primo giorno dei Nanowar of Steel”
I Nanowar of Steel raccontano in questo modo il successo internazionale che li ha travolti dopo Norwegian Reggaeton un brano che unisce il metal e il reggaeton ma non solo, dimostrando che nella musica si può ancora inventare basta essere “un po’ scemi” ma anche incredibilmente creativi e indubbiamente temerari.
La band nasce a Roma nel 2003: “la comune passione per il Metal ci ha fatto iniziare, un po’ come tutte le band di liceali che fanno cover metal. Poi ci siamo accorti che su 50 minuti di concerto 20 li passavamo a dire stron*ate e così sono nati i Nanowar of Steel.”
Assicurano uno spettacolo divertente e adatto anche a chi non ascolta metal, anche perché oltre ad essere musicisti eccezionali e fare del power metal di altissimo livello, sono soprattutto degli intrattenitori ed ogni concerto è un mix di musica, coreografie, balli, costumi e cabaret.
Il loro legame con la città di Bologna passa anche dall’amicizia con una band musicalmente affine, gli Atroci e principalmente con il Profeta con cui hanno scritto sottosegretari alla presidenza della Repubblica del Truemetal.
Sul palco di BOnsai porteranno i grandi successi come Giorgio Mastrota, il Cacciatore della Notte, Feudalesimo e Libertà e chissà quali altre chicche estrarranno dai cappelli, da sotto le parrucche o dio solo sa da dove.
Fatevi un regalo, andate al concerto e nel frattempo ascoltate una delle interviste più assurde della nostra storia.