C’è Motta voglia di tornare sul palco del Locomotiv, ed è come essere felici

Il tour di Motta ha fatto tappa a Bologna, sul palco del Locomotiv. Tra brani vecchi e nuovi il pubblico finalmente in piedi canta e balla. Ed è quasi come essere felice.

Giovedì 31 marzo il Locomotiv club, finalmente a capienza piena, ospita il tour del cantautore toscano Motta. Doveva trattarsi della prima data del tour che ha visto però una preview la sera precedente al Monk di Roma, ma che non ha tolto la voglia di live al pubblico e soprattutto a lui, Motta.

Poco importa, il pubblico bolognese è carico e si fa sentire già prima dell’avvento sul palco dei musicisti e in seguito di Francesco. C’è voglia di urlare e saltare come si faceva nel 2019, e così appena si spengono le luci e si accendono i neon con il logo di Motta il pubblico esulta.

Un Motta emozionato e contento ringrazia a più riprese il pubblico che “ancora si ricorda come si fa, e ci ricordiamo anche noi, non temete, avete fatto bene a venire“. Motta è incontenibile: salta, come sempre, balla, si scambia sguardi e incitazioni coni musicisti. Al suo fianco la fedele chitarra di Dimitri D, sotto il palco il pubblico che presenta una variazione che va dagli appena maggiorenni a over 40. La musica di Motta è intergenerazionale, sarà perchè parla di amore, ma non solo, e non solo nella maniera più sdolcinata.

E abbiamo fatto davvero bene perché tra brani vecchi e nuovi Motta non risparmia nulla in energia, dalle canzoni estratte da Semplice (2021), l’ultimo album, passando ovviamente per altri tratti da La fine dei Vent’anni (2016) e Vivere o morire (2018). Per sapere bene bene cos’ha suonato non abbiate paura: abbiamo la scaletta a fine articolo!

All’interno anche un brano dei Criminal Jokers, “la prima volta che sono stato al Locomotiv ero con altri due matti musicisti che vorrei omaggiare con Fango, dei Criminal Jokers (la band con cui ha iniziato ndr.)”

Durante uno dei brani più celebri del cantautore toscano sale sul palco un ragazzo in canottiera, che noi avevamo già riconosciuto mimetizzato tra il pubblico. C’è così tempo anche per un momento poetico con Giovanni Truppi seduto accanto a Motta per La fine dei vent’anni, per la quale anche il pubblico si siede creando un atmosfera intima e raccolta. Che esplode poco dopo con un pezzo di una carica esplosiva, Ed è quasi come essere felice.

Dopo un’ora e tre quarti di concerto Motta saluta il pubblico con una menzione speciale ai genitori e alla zia seduti dietro al mixer, lasciandoci felici, appagati e convinti che finalmente la stagione dei live è iniziata.

Scaletta concerto MOTTA – Locomotiv Club 31 Marzo

  • Prenditi quello che vuoi
  • Del tempo che passa la felicità
  • E poi finisco per amarti
  • Quello che siamo diventati
  • Semplice
  • Prima o poi ci passerà
  • Quello che non so di te
  • Sei bella davero
  • Via della luce
  • Abbiamo vinto un’altra guerra
  • Chissà dove sarai
  • Fango (dei Criminal Jokers)
  • La nostra ultima canzone
  • La fine dei vent’anni feat. Giovanni Truppi
  • Se continuiamo a correre
  • Ed è quasi come essere felici
  • Roma stasera
  • Quando guardiamo una rosa