Dopo l’uscita del nuovo album di Loca Fol, cantautore romagnolo al terzo disco all’attivo, ci è venuta voglia di ascoltarlo live.
Il 18 marzo è uscito “Io sono meno inglese di thè“, terzo album nonchè primo in italiano e il 13 aprile lo abbimo ospitato negli studi di Radio Città Fujiko. Tra alcune canzoni e domande abbiamo avuto modo di scoprire perchè si sente meno inglese di noi.
Le undici tracce che compongono “Io sono meno inglese di thè” sono un racconto, come ci dice Luca, di ciò che ha incontrato e di ciò che vorrebbe incontare, in primo luogo l’empatia che non riesce a trovare nei luoghi anche più banali. Non solo però, perchè in realtà ascoltando i pezzi live che porta ai microfoni della radio emerge anche tanto della sua storia e di chi ha incontrato: i turisti, ma anche chi gli diceva di vederlo come uno che”aveva litigato col barbiere“.
Le varie influenze che avevamo indovinato ascoltando il suo terzo album ci vengono confermate da Luca: tanta musica anni ’60, dai Beatles ad altri grandi internazionali, ma anche una punta più nazionale con spunti di fine anni ’90 come i Bluvertigo e i Subsonica hanno contribuito a creare delle sonorità che galleggiano in un tempo indefinito. Ci portano lontano, tra le canzoni da busking a echi più elettronici da pre-serate in discoteca e occhiali scuri.
Ci siamo anche tolti la curiosità di scoprire come mai questa controtendenza linguistica: da canzoni in inglese a un disco in italiano. Luca Fol ci racconta come la lingua madre gli ha aperto maggiori possibilità comunicative, nel significato delle canzoni e allo stesso tempo ha abbattuto una distanza: quella col pubblico. Le canzoni in italiano infatti hanno permesso a Luca di avere più legame con chi le ascolta, più feedback, anche dopo le prime date del tour.
Per asoltare le canzoni: https://ffm.to/ismidt_listen
Riguardo ai live sappiamo solo che ci saranno alcune date già fissate, a Rimini ed Asti, ma che la lista è in aggiornamento sui social di Luca che seguiremo da subito.