La Fattoria Urbana tra musica e buon cibo si chiama Aperitivi Bestiali

aperitivi bestiali
Qualche anno fa in cerca di un angolo di pace nella torrida Bologna della tarda primavera ci siamo imbattuti in un posto speciale. Sulle prime abbiamo pensato che fosse un miraggio e invece: la Fattoria Urbana esiste e tre sere a settimana è il nostro posto bellissimo.
Tra i palazzi del pilastro si staglia il verde e soprattutto lo sfondo di ragliare di asinelli, oche incazzatissime e tacchini (o tacconi, in base alla dimensione). L’orto, gli animali, il forno, il chioschetto e per chi ama la musica come noi, il palco per i concerti. Il tutto va condito con un bel pochino di atmosfera “presabene” (no, non c’è sulla Treccani, ma ci siamo capiti).
Se avete una fetta di pizza in una mano, una birretta nell’altra, magari siete scalzi e state ciondolando a ritmo di musica non siete vittime di un’allucinazione, siete alla Fattoria Urbana per gli Aperitivi Bestiali e sarà una serata da ripetere fino al 17 luglio.
La Fattoria Urbana in realtà è molto di più, ma chi meglio della voce della fattoria stessa può raccontarla? Abbiamo fatto un paio di domande a Valentina Sani che ci ha raccontato il progetto.
La fattoria urbana è un’oasi nella città. E’ tante cose e da qualche anno anche musica con gli aperitivi bestiali. Com’è nata questa idea?
. Abbiamo iniziato nel 2019 convincendo amici musicisti e artisti a partecipare, la maggior parte delle volte in cambio di una birra e un panino.  L’idea nasceva dalla voglia di portare un po’ di bologna al Pilastro, di rompere l’idea di ghetto e dare nuove progettualità e rigenerare la vita del Circolo La Fattoria (anche in termini generazionali!!). Si scelse il mercoledì come giornata per non accavallarci ai mercati del Vag del martedì e ai giovedì di Xm. Non è stato facile convincere le persone a venire fin qui, ma pian piano la gente si è affezionata, ha trovato un’oasi di relax dove tutti e tutte possono godersi un buon concerto nel verde e mangiare a prezzi popolari; dove anche i genitori possono chiacchierare, bersi una birretta mentre bambini e bambine scorrazzano in giro. Da l’anno scorso abbiamo deciso di tentare tre serate a settimana, differenziando l’offerta: il martedì trovate dj set e pizza al forno a legna, il mercoledì gruppi musicali che stimiamo, mentre il giovedì è dedicato alle musiche popolari del sud italia e dell’appennino. Questo percorso è stato possibile grazie alle  tante persone che in questi ultimi anni hanno scoperto questo spazio e hanno deciso di collaborare alla creazione di nuove attività e portare nuove idee.
Il calendario è molto fitto e accompagnato peraltro da cibi gustosi. Come arrivano da voi queste band, come le scegliete?
.Inizialmente erano tutte band che conoscevo personalmente, ora iniziamo ad avere tanti gruppi che si propongono per venire a suonare. La cosa più difficile era e continua ad essere riuscire a scegliere un gruppo musicale che muova gente fino al pilastro e che condivida il nostro progetto magari supportandoci anche con cachet ridotti. Abbiamo cercato di mantenere una qualità sempre alta  e un po’ alternativa della proposta musicale, a volte chiamando anche gruppi che non avevano ancora un grande seguito ma che ritenevamo molto validi (per esempio le Wunder Tandem hanno suonato le prime volte con massimo 20 persone davanti, mentre da quest’anno hanno un ottimo seguito). 
 
Negli aperitivi vediamo famiglie, coppie. giovani, anziani…qual era la vostra idea di pubblico e rispecchia quello che succede normalmente alla fattoria o ha aperto a nuove persone?
.Si è vero, la Fattoria è attraversata ora da tantissime tipologie di persone e la maggior parte delle attività mantengono un coinvolgimento e connessione fra tutti i gruppi che vivono questo spazio. Inizialmente ci siamo rivolte a un target medio giovane, ma ci siamo rese conto che questo non escludeva la partecipazione delle famiglie e pian piano anche di universitari (specialmente di agraria che è vicino a noi). 
 
Quando è nata la fattoria urbana e cosa fate?

.Il Circolo La Fattoria nasce nel 1967 dalla volontà degli abitanti e con lo scopo di rispondere al bisogno di aggregazione e coesione sociale del Pilastro. Al suo interno sviluppa tanti progetti come corsistica, eventi culturali, progetti rivolti l territorio. Negli anni ottanta lo spazio ora chiamato Fattoria Urbana viene preso in carico spontaneamente dagli abitanti del territorio in quanto abbandonato e insieme al circolo hanno dato vita a un piccolo centro agreste aperto alla cittadinanza in forma volontaria. Una decina di anni fa il circolo ha sentito l’esigenza di coinvolgere nuove persone e dare nuove energie a uno spazio che era prevalentemente ormai vissuto da pensionati. Così si sono rivolti a noi, giovani ma non giovanissimi che siamo cresciuti in questo territorio. Pian piano siamo entrati nell’organizzazione e abbiamo iniziato a sviluppare nuovi progetti tra cui anche la Fattoria Urbana dove dal 2019, grazie anche alla collaborazione con ass. Labù, abbiamo ridisegnato gli spazi ortivi, costruito aule didattiche all’aperto e attivato percorsi didattici con le scuole (anche grazie all’assegnazione del nuovo stabile da parte del comune con un Pon metro). Ora oltre alle attività rivolte alle scuole abbiamo progetti di inclusione rivolti alla disabilità e una piccola scuolina chiamata Piccole Api per bambine e bambini dai 3 ai 6 anni.

Parliamo del menù: chi è ai fornelli, nel barettino e in giro per lo spazio della Fattoria? E come ha reagito il vostro quartiere?
.Noi siamo arrivate in uno spazio che era già vissuto quotidianamente da molte persone del quartiere per la maggior parte uomini e pensionati, l’integrazione non è stata immediata, ci è voluto un po’ di tempo, passione e pazienza per conoscerci e accettarci. Ora possiamo dire che la nostra ricchezza sta proprio in questo: un mix di persone di ogni età che dedica il proprio tempo per realizzare gli eventi, dalla cucina alla manutenzione degli spazi. Creando la possibilità di aggregazione, supporto reciproco e anche autofinanziamento.
Coinvolgere persone del Pilastro come frequentatori degli Aperitivi Bestiali è stato molto più complesso che far venire la gente dal centro città! In questa edizione abbiamo deciso di convogliare alcuni progetti sociali che facciamo nel territorio così da agganciare anche gruppi di adolescenti nella gestione delle serate. 
 
Se qualcuno ancora non vi conosce, come potremmo invitarlo, cosa gli diresti?
.Gli direi che è un posto dove si sta bene! finché non lo si vive è difficile da spiegare. Poi quando lo conosci ci torni!!
Per tutte le info/calendario degli aperitivi Bestiali abbiamo la nuovissima pagina Fb e Ig :Aperitivi Bestiali; mentre per tutte le attività di Fattoria Urbana potete andare Sulle pagine FB e Ig di Fattoria Urbana.