Il Re Tarantola è il nome del progetto indie-rock-cantautorale-punk di Manuel Bonzi, artista bresciano. Il suo ultimo album si intitola“Scopri come ha fatto Il Re Tarantola a fare 50.000 euro in una settimana” uscito il 16 febbraio scorso su La stalla Domestica. Registrato e mixato in casa. L’abbiamo intervistato ed ecco quello che è saltato fuori.
1) Il Re Tarantola, partiamo dalle domande di rito, da dove viene il nome e cosa rappresenta?
– Una sera, tanto tempo fa, un mio amico mi voleva dire “tu sei il re lucertola” come Jim Morrison, ma era troppo sbronzo e mi ha detto “tu sei il re tarantola” e il nome mi è rimasto addosso fino ad ora. Non è dei migliori, ma ormai me lo tengo.
2) Dal 2011 al 2018 hai pubblicato 4 album, l’ultimo, uscito a febbraio di quest’anno e si chiama “Scopri come ha fatto Il Re Tarantola a fare 50.000 euro in una settimana”.Come hai fatto dunque? Cosa racconta questo titolo?
– Per la precisione sono 3 album ed un EP, ma va bene così, almeno sembro più prolifico.
L’album è più o meno un concept sulla sfortuna e doveva chiamarsi “La sfiga”.
Anche la copertina creata dall’artista bresciano Biro, dove un gatto nero guida una macchina e si spaventa perchè vede me che attraverso la strada, era stata pensata per questo titolo, ma l’ho cambiato in extremis, sarebbe stato troppo palese, visto che ascoltando le canzoni si capisce che parlano quasi tutte della sfiga.
Ho deciso di rappresentare il contrario, cioè la fortuna, nel modo più squallido possibile, come quegli annunci abusivi che trovi su internet dove c’è qualcuno che vuole svelarti il segreto di come è diventato ricco.
(Comunque sto pensando di creare un videocorso esclusivo dove spiego come si fa a diventare ricco in una settimana. L’iscrizione costa 5.000 euro e sarà attivo per un massimo di 10 persone.
Se vuoi sapere come ho fatto affrettati e iscriviti.)
3) L’album è formato da 10 tracce di punk-rock sgangherato. Proprio il punk-rock, che facevi già a 15 anni, è la base perfetta per dei testi ironici, a tratti tendenti alla demenzialità (nel senso positivo) che parlano di sfiga, la sfiga e la miseria dell’esistenza sotto vari punti di vista, ma sempre con ironia. Non so bene come continuare questa digressione, ma raccontaci a grandi linee cosa ti ha ispirato per scrivere i 10 pezzi dell’album, qual è il fil rouge, oltre alla sfiga?
– Sul mio modo di scrivere e di fare musica condivido i termini “ironico” e “humoristico”, ma, a mio parere, non il “demenziale”
Non perchè non mi piaccia, ma, lasciando perdere la musica demenziale di oggi alla BelloFigo, anche nel senso “buono” del termine è più riferibile a gruppi come per esempio, gli Skiantos che non esitavano a trattare argomenti ed usare termini molto più volgari di quelli che uso io.
Per come la intendo io, la differenza tra scrittura demenziale e ironica sta proprio nell’abuso della volgarità, che nel primo caso è estrmamente marcato, mentre nel secondo non è un fattore così predominante.
Non lo dico per screditare la musica demenziale, anzi, rimanendo agli Skiantos, sono uno dei gruppi più interessanti mai esistiti in Italia, ma se per forza bisogna mettersi delle etichette addosso è giusto anche mettere i puntini sulle i su quello che si sta facendo.
Per quanto riguarda l’ispirazione, di solito le canzoni partono da come mi sento, o da qualcosa che conosco, che ho vissuto, che ho letto, che ho sentito o di cui ho parlato con i miei amici.
Questo però di solito è solo lo spunto iniziale per raccontare storie strane e, per quanto possibile, originali.
Di solito faccio attenzione che le mie canzoni non diventano selfie che non interesserebbero a nessuno.
4) A giugno suonerai al Sound Vito, che vede artisti importanti come Pinguini Tattici Nucleari, i Camillas e soprattutto i Backyard Babies. Come ci si sente ad essere chiamati a un evento simile? Ci sono altri eventi, musicalmente, importanti e che ti hanno segnato in questi anni?
– In realtà, prima che Giulia di Indiebox (il mio booking) mi comunicasse l’eventualità di suonare al Sound Vito, non conoscevo la situazione, quindi è stato un po’ strano perchè solo dopo in molti mi hanno detto che è un festival figo, quindi bene così!
Ci si sente bene penso!
Quando hai l’occasione di suonare in feste così grandi vuol dire che lo sbattimento di anni in giro si sta facendo sentire.
Negli anni ho avuto la fortuna di poter suonare un po’ di volte in eventi grandi.
Tra i più divertenti ricordo sicuramente l’apertura a Caparezza alla Festa di Radio Onda D’urto del 2012, suonavo ancora con Emma Filtrino, era appena uscito il nostro primo album, tecnicamente eravamo totalmente sprovveduti, ci siamo trovati senza rendercene conto davanti a 15000 persone e ce la siamo cavata anche abbastanza bene.
Oppure quando siamo andati fino a Berlino per suonare con Marta sui tubi in un posto pieno all’inverosimile, o quando abbiamo organizzato un minitour di 5 date in Sardegna e ci siamo ritrovati a suonare ad un Festival con i Tre allegri ragazzi morti, che sono IL GRUPPO che ho ascoltato di più nella mia vita, li avrò visti almeno 30 volte tra Brescia e Bergamo e mi ha fatto ridere che per riuscire a suonarci insieme siamo andati fino in Sardegna.
5) Prossime date e prossimi progetti?
Le prossime date sono queste:
21/04 Wino – Catanzaro
22/04 Cafè Retro – Lamezia Terme (CZ)
30/04 Festa Primo Maggio – Cologne (BS)
19/05 Rock Hop Fest – Potenza Picena (MC)
20/05 Studio 79 – Civitavecchia (ROMA)
24/05 TBA – Udine
25/05 Garbage Live Club – Pratola Peligna (AQ)
09/06 – Sound Vito – Legnango (VR) w/Mondo Frowno, Giancane, Pinguini Tattici Nucleari, Camillas
23/06 Ildelirium Music Festival – Rivolta d’Adda (CR)
19/07 Suoni di Marca Festival – Treviso
21/07 Seadonkey Festival – Sale Marasino (BS)
22/07 La Caotina – Turbigo (MI)
– Prossimi progetti: uscirne vivi.
6) E ora se vuoi scegli un argomento a scelta o saluta i fans!
– Ciao amici! Grazie mille, a presto!!