Il 16 maggio ha segnato il via della terza edizione del Gemini Festival, un appuntamento ormai cerchiato in rosso dai cultori della musica che non teme etichette, ideato e prodotto con passione dall’Associazione Shape. La location? Ill DumBO, acronimo di Distretto Urbano Multifunzionale di Bologna, un ex scalo merci di quasi 40.000 metri quadrati trasformato in uno spazio polifunzionale pulsante di cultura, arte, innovazione e, naturalmente, musica. Immaginate capannoni industriali che respirano nuova vita, aree aperte che diventano palcoscenici sotto le stelle, un luogo dove la creatività non ha confini. Un vero e proprio “playground” urbano pronto ad accogliere le vibrazioni di Gemini.
La prima serata si è snodata su due palchi principali, il Binario Centrale e la Temporanea, promettendo un viaggio sonoro eclettico e coinvolgente. Ad aprire le danze sul Binario Centrale alle 22.00 è stata Ana Lua Caiano. Direttamente da Lisbona, questa artista porta con sé un bagaglio di studi classici e jazz, ma non fatevi ingannare: la sua meta è l’elettronica sperimentale, intrisa della tradizione musicale orale portoghese. Il suo album “Vou Ficar Neste Quadrado” è un concentrato di originalità surreale, con testi che catturano istantanee di quotidianità e performance vocali che mescolano tradizione e avanguardia. Pensate a un incontro tra la profondità teatrale lusitana e le intuizioni di icone come Bjork o Kae Tempest, il tutto condensato in sketch sonori che sfidano ogni gabbia concettuale. Una vera e propria esploratrice di nuovi canoni glitch-pop, pronta a dimostrare che la musica ha ancora territori inesplorati.

Alle 23.15, sempre sul Binario Centrale, è salito sul palco Valentino Vivace, nome di cui confesso sapevo poco ma che una volta salito sul palco ha attirato immediatamente l’ attenzione del sottoscritto e dei molti presenti. Valentino non è solo sul palco ma con band al completo ed uno spettacolo di luci annesso. Come definirlo? Direi le sonorità synth anni 80 che si incanalano sulla riviera romagnola di quel periodo, il tutto ritmato al punto giusto da far ballare di gusto tutto il fronte palco, Valentino Vivace ha iniziato la sua esibizione con qualche fan tra il pubblico e chiuso con tutto il Binario Centrale innamorato della performance e della musica di questo gruppo.

La notte è poi proseguita, intorno alle 1:00 con l’enigma avvolgente di Dov’è Liana. Chi è Liana? E soprattutto, dov’è? Questo trio francese ci invita a una festa mistica, un rituale che unisce amore, bellezza e sessualità in uno spazio di libertà totale. Ispirati dalle loro sortite palermitane, mescolano il French touch con echi italiani e rock, creando una house pop sensuale e selvaggia. Con i loro foulard e occhiali, sfidano gli stereotipi e ci trascinano in un vortice sonoro che rifiuta il cinismo, puntando dritto al cuore della festa.
Poco dopo, alle 02.00, il testimone è passato a Sofia Kourtesis (dj). Peruviana di nascita ma berlinese d’adozione, Sofia è una forza della natura. Il suo album di debutto, “Madres”, è un’ode appassionata alle sue radici, un concentrato di amore, lotta e celebrazione che pulsa su beat gommosi e melodie zuccherine. Un’autrice matura, con un linguaggio sonoro inconfondibile, pronta a farci viaggiare con la sua elettronica colta e commovente.

Contemporaneamente, l’area Temporanea non è stata da meno. Dalle 22.30 ha ospitato il set infuocato di Remaster Needed b2b Goodjacobbe (dj), una accoppiata che già dal nome suggerisce una cura del suono pronta a far tremare le fondamenta. [Anche qui, spazio alle tue sensazioni dal dancefloor!]. A chiudere la programmazione della Temporanea, dall’01.00, è stato Fenoaltea (dj). Partito da Palermo nel 2017 con sonorità Lo-fi Hip Hop che hanno conquistato palati fini su Soundcloud e oltre (collaborando persino con Powfu), Fenoaltea ha poi virato verso uno stile più Groove n Funky, per approdare ora a una Lo-fi Elettronica ispirata da artisti come Quickly Quickly e Instupendo. Un’evoluzione costante che promette set pieni di scoperte e ritmi avvolgenti.
La prima serata del Gemini Festival ha gettato le basi per un’esperienza indimenticabile, un assaggio della vibrante scena musicale che Bologna sa ospitare e valorizzare. Ma le sorprese non finiscono qui: l’appuntamento è già fissato per la seconda serata, il 17 maggio, pronti per un’altra dose di suoni e scoperte. E parlando di scoperte e appuntamenti imperdibili, segnatevi questa data: venerdì 4 luglio, non prendete impegni! La Niña arriva al DumBO di Bologna per Gemini Extra. Preparatevi a essere travolti dalla sua musica che fa “Tremm, tré/ tremm, tré/tremm ‘a sott ‘a terr”, un sisma sonoro che mette in dialogo la tradizione napoletana più ancestrale con il futuro dell’elettronica. Carola Moccia, l’anima dietro La Niña, è una pioniera, una “Furèsta” – selvatica, inaddomesticabile – che con il suo album e la sua tammorra esplora l’anima del folklore partenopeo, campionando voci antiche e proiettandole in un presente battagliero e corale. Brani come “Guapparia” e la virale “Figlia d’’a tempesta” sono manifesti di una femminilità potente e radicata, che canta la condizione della donna con rabbia viscerale e speranza indomita. Ci vediamo al Barrio di DumBO per un’altra notte che si preannuncia già leggendaria.