I Flogging Molly fanno sold out all’Estragon di lunedì sera e si confermano tra le migliori band dal vivo in circolazione.
I Flogging Molly sono una delle band più rappresentative dell’Irish punk nel mondo. Insieme a band più storiche come The Dubliners e The pogues e ai più recenti Dropkick Murphys, definiscono l’olimpo dell’Irish Punk.
Ad aprire le danze ci pensano i Buster Shuffle, band londinese ska-punk estremamente interessante e assolutamente da seguire. Sono in giro dal 2007 e hanno all’attivo già 4 album.
La vera forza dei Flogging Molly di Dave King sta nella potenza dei live. Dal vivo la band, oltre ad essere tecnicamente ineccepibile, riesce a coinvolgere il pubblico. Dave, nonostante i suoi 57 anni portati alla grande, è un mattatore per la folla. La sua voce non è cambiata dai tempi di Drunken Lullabies o di Black Friday Rules estratta dal primo album.
C’è spazio anche per pezzi contenuti in Life is Good, l’ultimo album: del 2017. Crushed e soprattutto Life is Good che Dave dedica alla madre recentemente scomparsa strappando un commosso applauso all’Estragon colmo di gente.
If I ever leave this world alive viene cantata in contemporanea da tutti i presenti in un unico coro. Il concerto prosegue per 2 ore ininterrottamente. C’è tempo anche per un pezzo cantato da Nathen Maxwell, il bassista. Dave dedica anche un pezzo alla moglie, nonchè violinista, flautista e cornamusicista della band Bridget Regan. A completare la formazione della band il batterista Mike Alonso che è una specie di macchinetta del rullante, Dennis Casey alla chitarra elettrica che strappa un assolo di 10 minuti mentre il pubblico si preparava per un mosh in pieno stile punk. Bob Schmidt passa dal mandolino al banjo al bouzouki mentre mister Matt Hensley balla suonando la fisarmonica, come fosse ancora un ventenne. L’entusiasmo sul palco è pari a quello sotto palco dove il pogo si scatena dai primi agli ultimi pezzi.