Tommaso Ussardi su FilMusic “E’ uno spettacolo unico e irripetibile”

FilMusic, lo spettacolo in maschera dell’Orchestra Senzaspine che porta in scena grandi colonne sonore di film e cartoni animati, torna al Duse. Uno spettacolo sempre diverso per grandi e piccini.

Giovedì 24 e Venerdì 25 febbraio alle 21.00 al Teatro Duse di Bologna andrà in scena FilMusic, uno spettacolo che l’Orchestra Senzaspine ripropone ad ogni stagione in veste sempre diversa.

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Poco tempo fa abbiamo intervistato il maestro Matteo Parmeggiani che ci ha introdotto alla ricca stagione 2022 di Orchestra Senzaspine, ora abbiamo intervistato il maestro Tommaso Ussardi, (nella foto in versione Superman in transizione durante una serata al Mercato Sonato).

Orchestra Senzaspine - Tommaso Ussardi
Orchestra Senzaspine – Tommaso Ussardi

1) L’Orchestra Senzaspine nasce nel 2013, avete avuto un crescendo di pubblico e anche di musicisti. C’è qualcosa che cambiereste di questo percorso?

Potrà sembrare scontato, ma del nostro percorso non cambierei nulla.  Non certo per la mancanza di intoppi o errori, ma perché ogni passo compiuto è stato necessario per quello successivo. La crescita, i successi e le conquiste non sarebbero state possibili senza la connessione di ogni singolo giorno passato insieme e senza l’incontro e l’apporto di ogni  singola persona che abbiamo incrociato nel nostro cammino.

2) Da febbraio parte la stagione 2022 dell’Orchestra Senzaspine, intitolata “la musica non ha un senso”: perché questa scelta?

Perché più andiamo avanti e più ci rendiamo conto proprio di questo: la musica non ha un senso, perché ne ha infiniti. Sul piano fisico la musica si muove in tutte le direzioni, sul fronte semantico per ognuno ha un significato diverso che cambia giorno dopo giorno, ora dopo ora. Per quanto riguarda l’aspetto sensoriale associamo la musica solo all’udito, ma la musica la possiamo ritrovare anche al tatto, alla vista, al gusto e persino all’olfatto, basta cercarla. Per Senzaspine poi la musica è lavoro, passione, è orchestra, scuola, è Mercato Sonato, è futuro, dunque come potrebbe avere solo un senso?

3) Ad aprire la stagione uno spettacolo che è già diventato un vostro cavallo di battaglia, Filmusic. Qual è il segreto di questo spettacolo?

Filmusic è una serata speciale per tutti noi, musicisti e pubblico. Un’occasione unica per incontrare la grande musica sinfonica delle colonne sonore, musica del passato e musica del contemporaneo. L’occasione perfetta per entrare in teatro senza pensieri, vestiti in maschera, pronti ad una serata speciale dove divertirsi ed emozionarsi tutti insieme. Insieme a Bollicine è il format ideale per portare avanti il messaggio che la musica è viva, la musica è teatro, è fantasia, è libertà.

4) Puoi darci qualche anticipazione su quali colonne sonore porterete in scena o sarà tutto un segreto?

In ogni concerto Filmusic cerchiamo di portare qualcosa di nuovo, tant’è che quest’anno in programma ci sarà un brano scelto dal pubblico attraverso una ‘call to action’ sui social. Posso dirvi che ha vinto la colonna sonora de ‘Il signore degli anelli’. Per quanto riguarda il resto, senza anticipare nulla, alcune colonne sonore e alcuni travestimenti ci hanno divertito così tanto  negli anni passati che vogliamo ripresentarli, ovviamente sarà sempre tutto nuovo perché il bello dello spettacolo dal vivo, in particolare il nostro, è proprio la sua unicità e irripetibilità. Bisogna esserci per viverlo, il resto è leggenda.

5) La musica classica è sempre stata vista come una cosa noiosa, per anziani facoltosi, voi avete scardinato questo paradigma dimostrando che la musica classica è per chiunque. Cosa direste a chi non è convinto per portarlo ad uno dei vostri spettacoli?

Gladiatore Filmusic @teatro Duse 8/02/18
Gladiatore Filmusic @teatro Duse 8/02/18

Ci battiamo da dieci anni per cercare di creare l’occasione che faccia scoccare la scintilla, il colpo di fulmine, siamo una sorta di Cupido della musica. Perché è così, bastano pochi secondi di incontro profondo e se la musica cosiddetta ‘classica’ ti entra dentro, non ne potrai fare più a meno. Bisogna solo concedersi, questo è il limite più grande, superare i pregiudizi del tipo: “la classica è noiosa, non la capisco, costa troppo, è per vecchi…”. Sono tutte falsità, è necessario concedersi, con la voglia di lasciarsi vibrare, a quel punto, come strumenti, inizieremo a risuonare e le emozioni saranno talmente forti che non ne potremo più fare a meno.