Ferrara Buskers Festival: il festival che si reinventa torna il 25 agosto

Dei vari festival ai quali siamo affezionati il Ferrara Buskers Festival lo è per molti motivi. Lo scorso anno ha dovuo cambiare veste e anche quest’anno è un po’ diverso da come ce lo ricordavamo, ma la 34esima edizione ci sarà.

A pochi giorni dall’anteprima di Comacchio, del 24 agosto, ci siamo fatti spiegare da Rebecca Bottoni come sarà il Ferrara Buskers Festival. Tra nuove location, artisti anche nazionali, dal 25 al 29 agosto la manifestazione degli artisti di strada è pronta ad accogliervi.

ferrara buskers festival
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1) In un anno così difficile il FBF non si fa abbattere e come lo scorso anno si terrà. Sappiamo che avete 34 anni, come vi sentite, e se dovete descrivervi come lo fareste?

Non ci fermiamo e, anzi, rilanciamo. Amo molto, infatti, sottolineare che si tratta della 34° edizione consecutiva. A volte è quasi più facile non fare nulla e rimandare a tempi migliori ma crediamo che la cultura abbia il dovere di risollevare lo spirito, di creare lei stessa quei “tempi migliori”  e mai come in questi mesi abbiamo bisogno di arte e di non perdere la forza dell’entusiasmo. E’ di certo uno sforzo organizzativo enorme ma il nostro motto è “torniamo a respirare”, un obiettivo oltre che un augurio.

2) L’evento è sempre stato caratterizzato da una grande libertà: la città attraversata da musicisti, da avventori, dalla famiglia di volontari e supporters. Cosa cambia quest’anno?

Cambiamo location e forse modalità di accesso ma non cambia l’atmosfera. Per realizzare l’evento in regola con le normative anticovid abbiamo formulato un nuovo modello organizzativo ma che di base mantiene la spensieratezza e la libertà che ne hanno fatto un esempio negli anni. Noi saremo attenti a tutto perchè il pubblico e gli artisti si possano sentire rilassati e godersi lo spettacolo. Quindi alla fine cambia solo lo scenario che dal centro storico si sposta al Parco Massari. La location è in pieno centro e rispetta, tra l’altro, la tradizione busking di esibirsi nei parchi.

3) La città vi ha sempre accolto a braccia aperte. Qualè il rapporto da FBF e Ferrara?

Proprio in questi giorni sto riscoprendo documenti storici del festival perchè per la prima volta apriamo i nostri archivi e raccontiamo 34 anni di storia. Riversando uno dei VHS in digitale abbiamo visionato immagini che raccontano i primi anni, l’arrivo di musicisti. La città, così come le sue istituzioni, ci sono sempre state accanto, ad ogni passo compiuto. Ogni nostro traguardo è anche merito loro.

4) Originariamente, com’è nata l’idea di un festival di artisti di strada? E come è cambiata nel tempo?

Nasce da mio padre, Stefano Bottoni, attuale direttore artistico. Al tempo era un fabbro a tempo pieno, ma aveva colto la difficoltà dei musicisti di strada che quasi sempre venivano cacciati dalle città perchè era (e molto spesso è ancora) vietato suonare in strada. Decise così di creare un posto dove fosse permesso fare spettacolo, ma non un luogo solo come accadeva già al Parc Guell, Washington Square o Covent Garden. Qui si trattava di una città intera. 200.000 mq di centro storico, perfetta scenografia per i buskers. Inizialmente c’erano solo i 20 gruppi inviati ma poi – complice anche la partecipazione busking di Lucio Dalla nel 1989 – l’evento esplose e le richieste da tutto il mondo furono oltre 1000. Così venne ampliata la line up e i gruppi scelti furono circa 250 per 120 spettacoli ogni sera.

5) La musica ci salverà, o sicuramente ci farà bene in questo periodo. C’è un tema per l’edizione nr 34?

Il nostro motto è “Torniamo a respirare”. Abbiamo bisogno di un ottimismo, ma anche di fare un bel respiro, che sia presto di sollievo. Siamo in un parco e verrà più facile anche respirare, in piena coerenza con il nostro essere green, a basso impatto sonoro e ambientale. La musica poi, è da sempre qualcosa di irrinunciabile, che ci accompagna sin dalla nascita. Negli anni, grazie all’aiuto di associazioni e aziende del nostro territorio, abbiamo sviluppato sempre più la parte educativa, avvicinando i bambini, attraverso il gioco, a temi importanti come l’arte, il rispetto dell’ambiente, la condivisione.

6) Per chi ancora non conosce FBF, come dobbiamo fare per venire all’evento?

Per partecipare è necessario prenotare l’ingresso tramite il nostro sito www.ferrarabuskers.com o, per chi è in zona, venire in segreteria.
Il biglietto costa 12 euro per 18 spettacoli e 5 ore di festival.
I bambini fino a 7 anni entrano gratuitamente e all’interno troveranno 7 laboratori gratuiti. Ci sarà anche l’area food, mercatino, talk. Insomma, in festival per ovvie ragioni “mignon” ma con tutti gli elementi che ci hanno sempre caratterizzato. Confidando, magari già nel 2022, di poter tornare a quei bagni di folla che tanto fanno bene all’arte e all’anima.