Nel suggestivo scenario della Rocca Malatestiana di Cesena, per la rassegna Acieloaperto che come ogni estate conferma una lineup da paura, gli Explosions In The Sky ci hanno regalato un viaggio nel suono e dentro a noi stessi.
La band texana, tra le più influenti del panorama post-rock, ha saputo creare un’atmosfera intima e profonda, coinvolgendoci in un flusso continuo di emozioni dove ogni parola sarebbe stata superflua.
In giro su palchi internazionali dai primi anni 2000, le tre chitarre e la batteria degli Explosions In The Sky sono capaci di creare atmosfere fortemente cinematografiche: per alcuni, anche rispetto a colleghi del calibro di Mogwai o Godspeed You! Black Emperor, sono i migliori nell’evocare, nell’ascoltatore, immagini mentali particolarmente nitide, facendoti sentire il protagonista di un film di cui hanno curato la colonna sonora.
Chi non li conosce e procede a un primo ascolto non si faccia, però, fregare dalle loro sonorità dolci ed eteree: sono quasi sempre il preludio a momenti in cui il noise rock e le distorsioni prendono il sopravvento, soprattutto dal vivo, scaraventandoti contro a un muro di suono. C’era da aspettarselo da una band che ha fatto del “total silence to total violence” il suo credo, no?
La scaletta serrata del concerto ha coperto sia brani storici che pezzi dell’ultimo album uscito lo scorso anno, offrendo una panoramica completa della carriera della band. Ascoltare live pezzi come “First Breath After Coma“, “The Only Moment We Were Alone” o “Your Hand in Mine“, che ormai festeggiano più di 20 anni dalla loro incisione, è un’esperienza unica che sa conquistare anche chi nella musica cerca principalmente testi da cantare.
Negli scambi di pareri post esibizione, abbiamo trovato la conferma che non fossimo gli unici a pensarla così. Che a parlare fosse una delle coppie che si scambiavano baci ed effusioni, qualcuno che si era goduto lo spettacolo dalle prime file immerso nei suoi pensieri o chi si era lasciato cullare con lo sguardo verso il cielo alla ricerca di stelle cadenti, il verdetto è stato unanime: assistere a un live strumentale degli Explosions In The Sky significa regalarsi una serata in cui ogni comunicazione colpisce nel segno senza dover ricorrere alle parole. In definitiva, significa semplicemente scoprire (o ricordarsi) quanto un concerto post-rock sappia essere pura magia.