Circolo Lehmann

Disco della Settimana: Il re delle lepri de Il Circolo Lehmann

Il 29 ottobre 2021 è uscito il nuovo album dei piemontesi Circolo Lehmann. Il re delle lepri contiene 13 tracce sospese tra elettronica, folk, new wave.

Il progetto muove i primi passi nel 2011 a Berlino da un’idea di Ghego Zola e Marco Magnone. Il primo è musicista e suona synth, tastiere, chitarra, programmazione e voce, il secondo è invece poeta e scrittore. L’idea che unisce i due artisti è quella di creare un connubbio tra poesia e musica.

Il nome rende omaggio a Il signor Lehmann, libro del 2001 del tedesco Sven Regener, già leader della band Element of Crime. Nel 2015 la formazione si allarga con l’ingresso di Lorenzo Serra (basso, chitarre, sax, cori), Pax Caterisano (percussioni) e Umberto Serra (tastiere, tromba). Nel 2016 esce per Libellula/Audioglobe il primo disco Dove nascono le Balene, che unisce rock psichedelico, contaminazioni folk e cantautorato, in un’atmosfera di mistero sospeso tra sogno e realtà.

Il nuovo album Il re delle lepri contiene 13 tracce che spaziano agilmente tra l’elettronica, la new wave e il folk in un’atmosfera bucolica. Si tratta di un concept album che racconta per tracce le delusioni e le frustrazioni di un professionista quarantenne che fa i conti con i suoi fallimenti, i sogni mancati e la perenne non-soddisfazione dei desideri. Ansioso di disintossicarsi da uno stile di vita consumistico, reso ancora più meccanico e asfissiante dalla dimensione digitale, è al contempo frenato dall’incapacità di abbandonare del tutto le ambizioni, i desideri e i bisogni materialistici che popolano da sempre il suo immaginario. Il tema alla base dell’album è una critica al consumismo e alla perenne necessità di essere i migliori, anche surclassando gli altri.

L’album è stato anticipato dai singoli Polarizzato e Inno Nazionale

Il disco fonde la narrazione di matrice cantautorale con un linguaggio folk post-moderno fatto di continue contaminazioni: di genere, armoniche ed effettistiche e mette in musica la crisi dell’uomo digitale nell’era post covid tracciando la via della decrescita anche se non senza un’ombra di dubbio che lascia l’ascoltatore nell’incertezza.

“Il protagonista – racconta Ghego Zola del Circolo Lehmann – ad un tratto non si riconosce più nella vita che si è costruito. L’abbandono da parte della compagna e un lavoro asfissiante lo spingono a mettere in discussione il suo rapporto con le cose e le persone. Si domanda cosa gli manchi realmente. Inizia a pensare che la sua infelicità, il sentirsi una nullità e il mancato riconoscimento sociale a cui ambiva siano frutto di un modello di vita consumistico in cui non si riconosce più; un modo di vivere che mangia tutto, per citare la canzone, in modo onnivoro, nutrendosi del vuoto che le persone sentono dentro di loro, per riempirle con soddisfazioni di facciata, inutili beni acquistati solo per apparire all’altezza degli altri”.

Tracklist:Il re delle lepri circolo lehmann

  1. Sempre più grande
  2. Sole di Febbraio
  3. Uno di noi deve essere sbagliato
  4. Venezia non è
  5. Adriatica taglio mix-02
  6. Le identità degli altri
  7. Storie di un giorno
  8. Quello che avrei voluto fare
  9. Inno nazionale
  10. Mangia tutto
  11. Il re delle lepri
  12. Sentimento del tempo
  13. Polarizzato

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