Vanbasten

Vanbasten in ritardo, ma con tanto da dire: Canzoni che sarebbero dovute sucire tot anni fa

Prima che lo pensiate, no, non siamo diventati una rubrica sportiva. E no, non è quel Vanbasten di cui vi parleremo. Però c’entra il calcio, c’entra la musica e c’entra esser arrivati in ritardo: Canzoni che sarebbero dovute uscire tot anni fa è l’album d’esordio di Vanbasten.

Carlo Alberto Moretti all’anagrafe Vanbasten sul palco, Poveri Noi Band in formazione musicale. Non è un rapper, non è un trapper, fa pop, ma viene da un punk imparato già da grande. Nelle canzoni di Vanbasten, crate da quando a 22 anni ha scelto le corde al posto del pallone, ci sono tantissime storie: le storie della sua borgata romana, delle serate con gli amici, di personaggi famosi, d’amore deluso.

Le Canzoni che sarebbero dovute uscire tot anni fa sono 10 e sono uscite il 30 ottobre. Iniziano con le tracce nate per prime: Kenshiro, 16enne, Pallonate, Bevi Bevi e Santamadre. Cambiano i ritmi, cambiano le parole, ma resta la carica di Vanbasten che ad ogni canzone tira una pallonata, traccia dopo traccia.

Quello che emerge è un ritratto, e come dice Carlo Alberto Moretti: “Ogni pezzo è stato concepito in modo onomatopeico tra suono e significato in modo spontaneo; scrivo al piano, alla chitarra o sulle note del cellulare, ma poco cambia, se ho qualcosa da dire, prima o poi troverò il modo per raccontarla. Quando dico che suono, tutti pensano che io sia un rapper o un trapper, ma va bene così, le etichette non le ho mai amate e confondervi le idee mi ha sempre divertito. Sono un ragazzo abbastanza normale, non semplicissimo, non troppo equilibrato e nemmeno abbastanza conscio di ciò che sto facendo, però brucio per dirvi ‘ste cose e finché brucerò scriverò le canzoni per chi ne ha bisogno, per chi mi smuove dal torpore“.

Vanbasten
Vanbasten

Vanbasten è un omaggio al calcio, alla sua carriera calcistica interrotta a 22 anni quando è andato nella piazza di Monte Sacro a chiedere chi volesse unirsi a lui. Ne neascono i Poveri Noi, quattro ragazzi carichi, ma incapaci musicalmente, che però non si sono fatti molti problemi a riguardo. Il progetto punk fatto di musica suonata male, ma carica di rabbia e di cose da dire. Un concerto al Piper pieno di pubblico, un’eredità musicale quasi familiare di Rino Gaetano. Dentro Vanbasten e nelle tracce di Canzoni che sarebbero dovute uscire toto anni fa c’è tutto questo e noi piace.