Todays festival 2021

TOdays, la bellezza della scoperta

Sì è conclusa l’edizione 2021 di TOdays con una line-up eccezionale. Cronaca di due giorni di grande musica.

Uno dei pochissimi festival in Italia che si è preso il rischio di portare in Italia artisti stranieri, britannici, pur di portare sui palchi uno show di altissimo livello.

Il Covid ha provato in vari modi a far fallire TOdays: restrizioni, Arlo Parks e Black Country New Road impossibilitati a partecipare a pochi giorni dall’inizio della kermesse, ma il TOdays ha dimostrato una forza incredibile estraendo sostituti di altissimo livello come niente fosse.

Purtroppo ci siamo persi i primi due giorni tra cui uno degli ultimi concerti di Andrea Laszlo de Simone prima di una pausa annunciata dall’artista. Ma siamo arrivati in tempo per gli ultimi brani degli Shout Out Louds (che han preso il posto, a due giorni dal festival, dei Black Country New Road).

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

Dopo di loro IOSONOUNCANE che porta sul palco il suo nuovo album, IRA. L’artista sul palco è accompagnato da altri due musicisti tutti avvolti da fumo e luci azzurre. È una nebbia fitta che lascia intravedere a sprazzi i volti dei musicisti mentre il ritmo incalzante fa muovere la testa al pubblico diligentemente seduto, ma che freme assai.

Headliner del sabato sera i The Comet Is Coming. “Se non siete mai stati ad un loro live non potete capire, se ci siete stati lo sapete già”. Il trio inglese mescola jazz ed elettronica in una miscela che lascia a bocca spalancata: mostruosi! Andate a sentirli e ringraziateci dopo.

La domenica si comincia alle 17 nel Parco Peccei col sole che picchia da dietro il palco accecando un po’ il pubblico. Sul blocco di cemento in un residuo industriale nel parco, il concerto de Les Amazones d’Afrique. Tre donne in abiti coloratissimi fanno ballare anche i più restii. Cariche, allegre, potenti, estasianti in un concerto in cui parlano spesso di women power.

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

La serata allo Spazio211 inizia invece con Erlend Oye e la comitiva, voce dei King of Convenience trasferitosi in Sicilia porta sul palco pezzi nuovi e accenni di vecchie ballate.

È poi il turno di Motta che alterna i brani del nuovo intimissimo album Semplice a brani dei vecchi album. Sul palco una band d’eccezione tra cui spicca Cesare Petulicchio alla batteria e a una certa Appino lo accompagna alla chitarra.

A chiudere la serata e il festival gli attesissimi Shame. Cinque ventenni inglesi con volti anonimi, camicetta nei pantaloni e capelli pettinati che sparano un post-punk violento e incazzato. Un mix tra Sex Pistols e Joy Division. Il bassista che indemoniato suona facendo capriole sul palco, il cantante che balla scoordinato incazzatissimo, è impossibile spiegare gli Shame. Il pubblico, che per tutto il festival non si era mosso, esplode e come dargli torto.

Come abbiamo già detto altrove, TOdays trova il meglio del meglio dove gli altri nemmeno guardano. Miglior Line-up dell’anno senza dubbio.

Questo slideshow richiede JavaScript.