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The Tangram “Cosmic Fruits è un album eterogeneo unito dal death metal”

Abbiamo intervistato i The Tangram per parlare dell’album d’esordio Cosmic Fruits che tra elettro-soul-wave-rnb ci porta in melodie d’oltreoceano.

Il 19 novembre usciva Cosmic Fruits dei The Tangram, ve lo presentammo come disco della settimana, ora vi proponiamo un’intervista alla band.
1) Cosmic Fruits, uscito il 19 novembre, è il vostro primo album. Che risposta avete avuto da chi l’ha ascoltato?
Abbiamo avuto un riscontro molto positivo, il disco contiene 15 tracce e dura un’ora, la nostra paura era che potesse risultare eccessivamente prolisso, fortunatamente i nostri fan sembrano esserne contenti: L’eterogeneità delle tracce ne giustifica la quantità.
2) The Tangram è un rompicapo matematico, cosa dice di voi?
Descrive appunto la nostra varietà, ognuno di noi ha messo una parte di se stesso in questo disco, come nel rompicapo ogni pezzo del puzzle è dotato di forma e dimensioni differenti e da solo ha il significato di una mera forma geometrica, se assemblati nel modo giusto formano un elefante, una giraffa, una casa, così noi da soli abbiamo determinate caratteristiche che, mischiate tra loro, vanno a comporre quello che è il nostro sound.
3) Sia il vostro modo di porvi, vestirvi, suonare, sia il nome dell’album e della band ci fanno pensare ad una domanda: da che pianeta venite?
Elias è originario di Marte ma ha la residenza su Betelgeuse, Valerio ha origini miste, da una parte di Bellerophon dall’altra di Matusalemme, Emanuele si dice provenga da un universo a 12 dimensioni, non si è mai espresso troppo chiaramente al riguardo, Francesco è nato nel vuoto cosmico a causa di una collisione di particelle di materia oscura, Mario è di Guardiagrele e Stefano è una proiezione astrale di un abitante di un asteroide che attualmente si trova a 5 galassie di distanza dalla via lattea.
4) Avete partecipato anche a XFactor, quanto vi è servita quell’esperienza, com’è andata?
Partecipare a XFactor ci ha sicuramente sbloccato psicologicamente alla prospettiva di suonare di fronte a un pubblico immenso, anche se non fisicamente. Una grande scarica di adrenalina e una bella prova di coraggio, dare il massimo in un minimo intervallo di tempo, senza il supporto del pubblico e di fronte a dei giudici. Pensiamo che sia andata molto bene, avremmo voluto esprimere di più ma siamo comunque contenti di questa esperienza.

5) Cosmic Fruits contiene 15 canzoni con tonnellate di groove. Quali sono le vostre influenze musicali?
Citare una band o un genere in particolare ci risulta molto difficile,  ognuno di noi ha un proprio background che si arricchisce giorno per giorno grazie a nuovi input.
Ci piace mescolare ingredienti di vario genere in base all’ispirazione del momento. In Cosmic Fruits risulta evidente che l‘anello di congiunzione è il death metal.
6) Qual è il messaggio che volete portare con le vostre canzoni?
Nel nostro piccolo universo siamo portatori di sensazioni non verbali più che verbali, il messaggio è più fra le parole che nelle parole stesse. Un po’ sotteso ed un po’ in bella mostra.
Siamo una band emotiva, cerchiamo di trasmettere emozioni.
7) Avete in programma delle date?
Ci piacerebbe fare un tour dei club italiani, ci stiamo lavorando con il nostro team, vi faremo sapere presto.