Roberta Giallo

Roberta Giallo “Canzoni da Museo è un riconoscersi anime affini”

Il 3 dicembre è uscito Canzoni da Museo di Roberta Giallo un album che mette in musica i versi di tre grandi poeti. Un’opera artistica tra la lirica, la poesia e le arti tutte.

Canzoni da Museo contiene 9 tracce in cui Roberta Giallo ha deciso di arrangiare, musicare e dare nuova veste alle liriche di Giovanni Gastel, Davide Rondoni e Roberto Roversi.

Roberta Giallo è una cantautrice, scrittrice e performer teatrale e cinematografica. Ha già pubblicato due LP e vari altri lavori, negli ultimi anni ha portato il suo primo album L’Oscurità di Guillome, in giro per tutto il mondo aprendo anche ad artisti di fama internazionale. La sua biografia è ricchissima ma sarebbe troppo lunga riportarla qui, quindi ora vi lasciamo alle sue parole in cui ci racconta i nuovi progetti e il nuovo album, Canzoni da Museo, pubblicato per G-ROdischi, che potete ascoltare qui.

1. “Canzoni da museo” è il tuo nuovo album, il terzo della tua carriera. E’ un album molto particolare che unisce musica e poesia? Da dove nasce quest’idea?

Da un incontro avvenuto proprio in un museo, il Maxxi di Roma. A ottobre 2020 ero stata invitata ad esibirmi piano e voce lì, in occasione della mostra del fotografo e poeta Giovanni Gastel.
Quel giorno presentava un suo libro scritto insieme al poeta Davide Rondoni, “Dare Del Tu Alla Bellezza” (libro al quale ho partecipato anche io con una mia breve dissertazione, per volere dell’editore, Lamberto Fabbri).
Non conoscevo Giovanni di persona, ma quel giorno è avvenuto quello che io chiamo “un riconoscimento fra anime affini”… ci siamo subito apprezzati e voluti bene.
Così, dopo aver ricevuto in dono da Giovanni due sue libri di poesie, ho spontaneamente donato melodia e musica ad alcuni suoi versi che mi avevano colpita e commossa: versi in cui mi ritrovavo, che sentivo appartenermi.
Ho registrato malamente dei “provinacci” piano-voce col telefonino, e glieli ho inviati subito via whatsapp.
Giovanni, felicissimo e super entusiasta, avrebbe voluto pubblicare subito quei provini sui suoi canali social, ma io: “aspetta, voglio fare un bel lavoro, un lavoro all’altezza dei tuoi versi!”… Così ho cominciato a pensare in modo più strutturato e “ampio”.
Ho invitato a partecipare al progetto anche Davide Rondoni, grande poeta già mio amico (ha fondato a Bologna il centro di poesia contemporanea) e infine aggiunto i versi del Grande Roberto Roversi (a me donati dal nipote, Antonio Bagnoli), proprio quel Roberto che aveva scritto anche per Lucio Dalla, mio amico e mentore… direi un bel cerchio, una bella serie di coincidenze e sinergie, umane e poetiche!

2. Le liriche delle canzoni sono di 3 diversi poeti, perché proprio loro e non altri?

Perché ho seguito alcune coincidenze e perché l’istinto mi ha suggerito così: amo la loro “anima poetica” e soprattutto la sento affine. Inoltre, nelle nelle mie opere celebro la vita e gli incontri significativi; quelli con Giovanni, Davide e Roberto (sebbene quest’ultimo lo abbia conosciuto solo attraverso i suoi scritti e gli aneddoti di Lucio e del nipote…) lo sono stati enormemente. In ultimo non c’è un perché: è l’ispirazione che sceglie! E leggendo le loro liriche, “sono stata mossa, chiamata a musicarle”, per impulso, per volere di quello che io chiamo, “Settimo Senso”, oppure, “del mio daimon assegnatomi alla nascita”…

3. Ci sono alcuni temi ricorrenti nelle poesie che hai scelto, ad esempio l’acqua, in che modo questi temi ti hanno incuriosito e spinta a trasformare queste poesie in canzoni?

La loro urgenza, la loro eterna attualità. Mi incuriosisce e mi appassiona la narrazione di ciò che è “eterno e imperituro”.

4. Mettere in musica le parole di altri non è sempre un processo semplice, qual è stato il processo artistico nella creazione dei brani?

Onestamente è avvenuto in modo molto naturale e spontaneo: quando seguo l’ispirazione, questo accade sempre. L’ispirazione guida e sa, l’ispirazione sceglie al posto nostro, è però necessario mettersi in ascolto, molto attentamente.

5. Oltre che musicista e cantante hai alle tue spalle opere teatrali, romanzi, cinema. C’è qualche ambito artistico in cui ti senti più a tuo agio rispetto ad altri?

La musica è la via maestra, e sempre lo resterà. Dopo la musica e il teatro metto il cinema. Sono al terzo film… e ogni volta è sempre più divertente e naturale!

6. Dopo questo album ci auguriamo ci sia la possibilità anche di sentire i brani dal vivo. Ci sono già delle notizie a tal proposito?

I tempi sono “strani” e sto aspettando conferma di tutta una serie di eventi e situazioni… tuttavia, dopo un’anteprima estiva di alcuni brani dell’album avvenuta alle porte del Comune di Bologna, posso annunciarvi che presenterò l’album al Museo Della Musica di Bologna, e che seguiranno altre date a cui stiamo lavorando. Ma non mancherò di farvi ascoltare alcuni di questi brani anche nello spettacolo insieme a Federico Rampini, “Morirete Cinesi”, e in quello con Ernesto Assante, “Il mio incontro con Lucio Dalla”, con cui debutteremo a Gennaio a Montecarlo… stay tuned, si dice così?

7. Quali sono i tuoi progetti nel prossimo futuro?

Il tour nei Musei e luoghi della cultura legato al mio album: “Canzoni Da Museo”, un tour assai variegato e declinabile a seconda dei luoghi e degli spazi in modo diverso!
Il debutto a Montecarlo con Ernesto Assante ne “il Mio Incontro Con Lucio Dalla” (vi dico già che il 4 marzo saremo a Bologna al Laboratorio San Filippo Neri).
Il docufilm del “Mei-meeting” di Marco Melluso e Diego Schiavo, di cui sarò protagonista e voce narrante, e anche un altro film di cui non posso dire ancora nulla…
Poi altre collaborazioni… ma sono e devono essere una sorpresa! Seguitemi!

TRACKLIST di CANZONI DA MUSEO

1- Fossi Stato Allevato Dalle Scimmie – Testo: Giovanni Gastel
2 – Acqua Acqua Acqua di Sicilia – Testo: Roberto Roversi
3- Il Canto Della Lavatrice – Testo: Roberto Roversi
4 – E’ Questo Andare Che Non E’ Andare – Testo: Davide Rondoni
5 – Ti Ho Creato Padre – Testo: Giovanni Gastel
6 – Amo Il fiore della tua malinconia – Testo: Davide Rondoni
7 – Il cielo contro cui Bologna – Testo: Davide Rondoni
8 – Parole – Testo: Roberto Roversi
9 – Approdato In Quest’Epoca Come Un Naufrago – Testo: Giovanni Gastel