Quando tutto dovrebbe scomparire secondo i DeerHunter – Tpo 14/11

Il Tpo ospiterà la data autunnale di una delle band più “indefinibili” degli ultimi vent’anni. La produzione dei Deerhunter è una continua evoluzione votata alla sperimentazione che ha sempre una certezza: centrare il colpo. A Bologna potremo vederli il 14 novembre, quando divideranno la serata con TBA.

Definirli psichedelici risulterebbe inesatto; parlare di “indie rock” allora? No, è riduttivo. Shoegaze? Sì, ma non sempre, o non in modo così caratterizzante. Pop rock? Non ci siamo. Ambient punk? È così che si sono spesso autodefiniti, ma ancora non basta a inquadrare il loro stile. Se fossimo costretti a delineare i tratti distintivi di una delle band americane meno scontate degli ultimi vent’anni, potremmo concentraci sui contenuti: malinconici e introversi, con un’atmosfera densa di ricordi, di evocazione, ma anche esplorazione della solitudine esistenziale e di un’ampia stratificazione di emozioni. Tuto questo non può prescindere dal fondatore, Bradford Cox, conosciuto per la personalità complessa. 

Why Hasn’t Everything Already Disappeared? Perché non è ancora tutto scomparso? È la domanda che i Deerhunter scelgono come titolo del loro ottavo album, uscito su 4AD il 18 gennaio 2019 e prodotto insieme a Cate Le Bon, Ben H. Allen III e Ben Ette. È un lungo interrogarsi sul presente e sulla graduale scomparsa di senso generale della cultura, ma anche sulla natura, la logica, l’irrazionalità emotiva. In un’epoca storica in cui le soglie di attenzione sono ai minimi storici e gli algoritmi stanno per prendere il posto delle attività intellettuali prettamente umane come arte e musica, perché se tutto è già svanito, non è ancora tutto scomparso? In questo disco, a circa vent’anni di distanza dal primissimo giorno in sala prove, sono ormai lontani dagli echi ruvidi e punk che caratterizzavano i loro primi (indimenticabili) lavori, mentre si rafforza l’altra connotazione dominante della loro musica, quella più evocativa e atmosferica, consegnandoci un lavoro sempre e comunque all’altezza delle aspettative.

deerhunter
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Fin dalla loro formazione nel 2001 e con capolavori come “Cryptograms”, “Microcastle” e “Halcyon Digest”, i Deerhunter si sono imposti come una delle band di culto degli ultimi vent’anni, riscuotendo successo fra un pubblico sempre più trasversale, che li accoglie con calore ed euforia ogni volta che ha occasione di vederli dal vivo. Nel corso della loro carriera sono saliti sui palchi dei festival più importanti del globo, dal Primavera Sound al Coachella, e ora avremo finalmente l’occasione per poterli vedere in Italia con un album tutto nuovo. E la data è il 14 novembre al Tpo, Bologna.