bobo rondelli

Intervista a Bobo Rondelli, cantautore tra il sacro e il profano

Divertente, tagliente, ironico o dissacrante. Sono questi i termini che di solito vengono utilizzati per descrivere Bobo Rondelli. E noi lo aspettiamo alla date bolognese, il 14 luglio, al BOtanique!

Alle 21.00 salirà sul palco, e aggiungeremo alla lunga lista di aggettivi anche…bravissimo!

Classe ’63, Bobo Rondelli è all’anagrafe Roberto, ma ormai tutti, anche gli amici sono abituati a Bobo. Sarà che questo nome lo accompagna dai primi passi musicali, mossi nel (lontanuccio) ’92. Lo stile cantautorale è nato in quegli anni, sotto un primo strato di timidezza, cantato inglese e cover band.
Proprio in quegli anni, oltre a soddisfare le richieste musicali durante feste o riunione amichevoli, Bobo fonda Les Bijoux. Il trio incide un primo album in lingua inglese, ma presto l’animo più dissacrante di Bobo vira verso al lingua natia, più adatta alla comprensione dei loro testi.
Anche il nome diventa pià caratteristico e si ispira ad un luogo della città che li ospita, Livorno. Nascono (o meglio si ribattezzano così) gli Ottavo Padiglione, con cui Bobo incide 4 album.

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In parallelo emerge sempre più la vena solista di Rondelli, che esordisce nel 2001 con Figlio del Nulla.
Il primo album, con l’etichetta indipendente Arroyo, segna già l’identità poi bandiera della carriera, ancora oggi in navigazione a gonfie vele.
Con qualche pausa di riflessione e produzione escono 5 album, fino all’ultimo, il sesto: Anime Storte, uscito nel 2017, è orgoglioso esempio della maturazione musicale di Bobo.

Dietro la copertina, disegnata da Sofia, la nipote di Bobo si racchiude una storia in 12 tappe, un percorso fatto per mano, una passeggiata: si parte da Soli, per poi Ammalarsi e spedire una Cartolina di Giornata ma Prima che, arriva Lo Storto. E’ solo un Dolce ImbroglioSu questo fiume, ma è un Sollievo animale mentre Io ricordo di quando l’amavo. E dopo l’Angelo e l’Andrea rampante si torna sempre, inevitabilmente, dalla Madre.
Dal 6 novembre 2017 Bobo si racconta di nuovo, portando anche il suo personale viaggio sul palco, tutta la sua storia e le radici emiliane e toscane che lo rendono un inconfondibile burlone. Il concerto del Botanique sarà un’ottima occasione per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa di più. Noi abbiamo già iniziato con quest intervista che vi proponiamo per prepararvi al meglio al suo live!