Europavox 2019: gente e musica matta! Fotoracconto del 1°giorno

Europavox 2019, al Teatro Comunale in scena grande musica. Venerdì 6 dicembre tra musica elettronica, post-punk e pop di vario genere da mezza Europa.

Come sapete, dato che ne abbiamo parlato molto, venerdì 6 e sabato 7 dicembre, il Teatro Comunale di Bologna si riempie di musica. Musica proveniente da vari paesi europei, con generi molto diversi tra loro e approcci alla musica altrettanto particolari.

I primi ad esibirsi, alle 21 di venerdì 6, sono i Fragments of Light, duo italiano che ha dato alle stampe ad aprile il primo album, intitolato Anima. Max e Gianluca danno vita ad atmosfere musicali spettacolari. Chitarra e batteria l’uno, tastiere e synth l’altro.  Un ottimo inizio per la quarta edizione del festival.

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Ci spostiamo poi al terzo piano dove stanno salendo sul palco gli Anger, giovanissima band austriaca. Suoni molto più pop e ballerecci, un loro brano è in testa alle classifiche di vendita in Austria. Nonostante la giovane età son molto bravi sul palco e alcuni pezzi sono davvero molto carichi. Altri veleggiano verso il pop commerciale, ma nel complesso molto interessanti.

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Scendiamo di nuovo le 3 rampe di scale che portano al piano terra. Grazie ad Europavox posso evitare l’abbonamento in palestra per il mese di dicembre (e con dicembre fanno 33 anni che non faccio l’abbonamento).

Ad aspettarci al piano di sotto un set molto particolare. Il peluche di una sirena con la barba rossa attende appesa ad una drum-machine. Sale sul palco Niklas Paschburg, timido tedesco con barba e capelli rossi in una tuta da omino dei crash test.

Se mai farò un film, lui curerà tutte le colonne sonore! Mentre si sposta leggiadro tra pianoforte, tastiere, percussioni, synth e fisarmonica, Niklas mette tutto il possibile in loop creando degli effetti e delle atmosfere musicali penetranti, sconvolgenti, che tengono il pubblico in devoto silenzio. Sicuramente la scoperta più interessante della serata.

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Mentre suona l’ultima nota risaliamo al terzo piano per il concerto di Beatrice Antolini. Un’energia straripante viene sprigionata dal palco su cui si trova la band composta da batteria, basso e chitarra e al cui centro si trova Beatrice alle tastiere. Con un aspetto un po’ da metallara la voce di Beatrice riesce ad essere dolce ed aggressiva allo stesso tempo e il pubblico sente tutta l’energia.

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I Super Besse sono una band post-punk bielorussa. Sul palco ci sono solo loro due, chitarra e basso e un pad minimale per le basi. Il bassista, fermo immobile con la stessa espressione cupa dal primo all’ultimo istante di questo strano concerto. Chitarra e voce invece in costante movimento, con balli anche un po’ scoordinati. Partono basi un po’ modello CCCP, con sopra brani cantati in russo, grandi riff di basso e note e accordi di chitarra che sembrano un di più, un sperfluo, ma che in realtà rendono il tutto uno spettacolo tra l’assurdo e il geniale. Difficile dare una descrizione di un live dei Super Besse. E’ come vedere un clown peloso e sgraziato fare equilibrismo su un filo di lana a 30 metri d’altezza con un ombrellino rosa e una scimmietta che gli cammina sulle spalle. Ho reso l’idea?

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L’ultima band, prima del Dj Set di Semm, sono gli Iyeara. Vengono dall’Inghilterra e sono formati dall’unione di musicisti provenienti da altre band già abbastanza note nel Regno Unito. Il loro è uno spettacolo che colpisce non solo l’orecchio ma anche l’occhio con visuals e luci accompagnati da una musica elettronica molto sperimentale, dark wave, synth pop o come vogliate chiamarlo, comunque bello.