CYR, ultimo capolavoro degli Smashing Pumpkins, è il nostro Album of the Week

CYR è l’undicesimo album in studio degli Smashing Pumpkins. Un doppio album per un totale di 20 canzoni tra l’alt-rock e il synth-pop.

Il consueto appuntamento con il Disco della Settimana, diventa internazionale. Gli Smashing Pumpkins vengono da Chicago, Illlinois e dal 1988 ad oggi hanno pubblicato 11 album, qualche raccolta e una serie infinita di grandi concerti.

Per esplorare l’album con noi sintonizzatevi oggi, 30 novembre, alle 16.30 su Radio Città Fujiko

Nel 2019 abbiamo avuto la fortuna di vedere la band dal vivo al Mad Cool di Madrid, insieme a tante altre band strepitose. Un concerto di quelli che difficilemente si dimenticano. La band di Chicago ha fatto parte di quel filone grunge di fine anni ’80 e inizio ’90 inserendoci una sorta di gothic-pop. Un mix originale e unico che ne ha fatto una delle band più interessanti del panorama alteernative rock degli ultimi 30 anni.

Il primo album, Gish, arriva nel 1991 e nei testi si sente quella nota di dolore e malinconia che accompagna tutta la discografia della band. Nel ’93 e ’94 escono Siamese Dream e l’EP Pisces Iscariot che raccoglie “scarti” dei primi due album.

Nel 1995 esce l’album che li consacra e li fa conoscere in tutto il mondo Mellon Collie and The Infinite Sadness.

La storia della band è molto turbolenta. Billy Corgan è il leader indiscusso della band, spesso in conflitto con altri membri, tanto da portarlo a registrare interi pezzi completamente da solo e a produrre anche lavori come solista e con un altro progetto, piuttosto fallimentare, gli Zwan. Nel 1996 il tastierista Jhonatan Melvoin viene stroncato dall’eroina, problema che colpisce anche altri membri della band, esclusi dal progetto e poi reinseriti ad eccezione della bassista D’Arcy Wreztky.

Non è una storia semplice quella degli Smashing Pumpkins che continuano però a produrre musica. Nel 1998 esce Adore, lontano dai fasti dell’album precedente. Il 2000 vede l’uscita di Machina/The Machines of God. In questo concept-album si riversano tutte le esperienze musicali di Corgan applicate ai precedenti lavori.

Tra il 2000 e il 2001 la band si scioglie, contrasti interni difficili da dissipare portano ad una rottura che pare irrimediabile. Nel 2001 Billy Corgan pubblica la seconda parte dell’album Machina II/The Friends and Enemies of Modern Music.

Il 2006 segna il ritorno inaspettato della band, nonostante vari cambi di formazione. Gli Smashing Pumpkins pubblicano altri 5 album: Zeitgeist (2007), Oceania (2012), Monuments to an Elegy (2014), Shiny and Oh So Bright (2018) ed infine Cyr uscito il 27 novembre 2020.

Gli ultimi album sono caratterizzati da sonorità molto differenti rispetto al grunge e all’hard rock degli anni ’90 e Cyr prosegue su queste nuove sonorità più vicine al dream-pop e più ispirato agli ’80 che al nuovo millennio che stiamo attraversando. Uso intenso di sintetizzatori e batterie pop caratterizzano quasi tutto l’album.

Resteranno molto delusi i nostalgici di Mellon Collie and The Infinite Sadness nel constatare che gli Smashing Pumpkins non sono più gli stessi degli anni ’90 e non faranno mai più un album simile. Cyr, nonostante i richiami nostalgici è un album che conferma, ancora una volta, l’originalità e la potenza creativa di Billy Corgan che attendevano di riesplodere.

Cyr presenta 20 tracce, ben calibrate, in cui ogni brano ha la potenziale prepotenza di un singolo nonostante manchino esplosioni che ci possano far trasalire.

Prodotto dalla Sumerian Records, Cyr è quindi un album che difficilmente ci si poteva aspettare, perché rompe tantissimo con la tradizione musicale della band e rompe anche i meccanismi secondo cui da un gruppo bisogna aspettarsi sempre lo stesso genere di musica.

La presentazione dell’album, che non può essere accompagnata da un tour di concerti, è stata introdotta da una serie animata di fantascienza in 5 episodi denominata In Ashes in cui le canzoni del nuovo album fanno da colonna sonora alle animazioni.