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Christian Baroni dichiara “tutta sua la città” di Roma

Christian Baroni, 21 anni, ha lanciato il suo secondo singolo: una nuova versione in chiave rock del famosissimo brano Tutta mia la città.

Christian Baroni è un cantautore 21enne che si ispira molto alle rock ballad italiane dei tempi che furono. Il 15 ottobre è uscito il suo secondo singolo e noi ci siamo fatti raccontare un po’ di cose.

1) Tutta mia la città è il tuo nuovo singolo, anche prima di ascoltarla rimanda subito a una famosissima canzone che ha qualche anno. Che significato ha questo collegamento?

Esatto, Tutta mia la città è una cover del brano Blackberry Way dei Move, già reinterpretata in italiano nel ’69 dagli Equipe 84. Lo reputo uno dei più grandi pezzi italiani che, pur avendo 52 anni, suona sempre attuale sia per il messaggio che come sound. È uno di quei brani che non morirà mai. Ho sempre avuto questo brano nella mia testa.

2) E’ stato difficile confrontarsi con un pezzo così famoso e diverso nella sua versione originale?

Ci sono dei brani per i quali devi stare attento a come maneggiarli. Il cambio di genere anche diciamo che è stata una bella sfida, ma in qualsiasi caso riproporlo è motivo di grande orgoglio e rispetto. Spero che questo particolare in qualche modo sia trapelato tra l’arrangiamento e il canto di queste parole. Probabilmente tra 10 anni lo reinterpreterei in maniera differente sia per esperienza che per maturità. Ma credo che questa sia stata una giusta prova a cui sottopormi soprattutto in questo momento della mia vita artistica e personale.

3) La canzone ha anche un bellissimo video, diretto da Lorenzo Lecci. E’ un video girato di notte, col chiodo, nella città deserta. Come mai questa scelta?

Diciamo che è molto in linea con il mood della canzone. Delle scene e delle espressioni con la notte in questo caso rendono molto di più. E poi…Roma di notte…cosa si può desiderare di più?

4) Questo è il tuo secondo singolo, dopo il brano d’esordio Un’altra foto. Ci stai preparando un album?

Bolle sicuramente qualcosa in pentola. Vediamo.

5) Quali sono le tue ispirazioni musicali e cosa ti ha portato a imbracciare una chitarra?

Diciamo che nel corso del tempo, dalla crescita e dalle esperienze che ho avuto nei miei
fortunatamente ancora pochi 21 anni, le ispirazioni sono sempre un po’ variate. Ho abbracciato la prima chitarra sperando un giorno di diventare come Billie Joe Armstrong dei Green Day. Poi diciamo che anche studiandoli, ho fatto miei il Metal, il blues, il funk, il pop, il rap…insomma le influenze arrivano da migliaia di parti. Credo sia giusto così. La musica fatta per bene è tutta bella indipendentemente dal genere.