progetto s.o.l.e. bologna

Quando a Bologna splenderà il S.O.L.E. Breve storia bella

Lo abbiamo scoperto tramite amici. Ce lo hanno raccontato con entusiasmo, e proprio per questo abbiamo deciso di scoprire qualcosa di più. Abbiamo fatto domande, e come risposta abbiamo avuto un quadro bello, di un progetto che viene da una storia un po’ triste che però è stata capace di far fiorire degli intento legati alla musica e alla condivisione.

Se avete voglia di scoprire anche voi di cosa si tratta ecco qua, vi raccontiamo il collettivo S.O.L.E. e vi invitiamo ad ascoltare il live che questi ragazzi hanno organizzato per farci conoscere una loro bellissima amica.

1) Partiamo dal principio. Il progetto S.O.L.E., del quale scopriremo qualcosa attraverso qualche domanda a chi l’ha creato ha una storia e un obiettivo. Ci raccontate di Sole e di S.O.L.E.?*

Sole Levato è stata una amatissima figlia, una cara amica, artista e musicista dalla grande socialità.
Nasce nel 1989, vive prevalentemente a Bologna ed è stata la prima bambina a suonare la batteria alla Scuola Popolare di Musica Ivan Illich; fra i banchi delle scuole d’arte e i concerti nelle piazze ha intrecciato il suo percorso con quello di tutti noi, lasciando sempre e comunque il segno.
Sole ha combattuto valorosamente contro molteplici disagi sociali, fino a settembre 2018. Tutti ci siamo sentiti impotenti e intimamente colpiti dalla sua perdita; un pezzetto del suo sorriso, della sua voce, della sua determinazione fa’ eco nei nostri gesti e nei valori che ci portiamo dentro. Nel ricordo di una terribile perdita vogliamo dare luce a quello che la nostra amica ci ha sempre dispensato senza riserve: l’ascolto.
Il Collettivo S.O.L.E. si forma a ottobre 2018 con l’intento di “restituire” un po’ dell’amore che
Sole ha dato a noi. La musica è stata per lei un medium comunicativo e una panacea al dolore, ed è per questo che abbiamo deciso di regalare, nel nostro piccolo, una possibilità a dei giovani musicisti volenterosi, selezionati tramite Open Call. I ragazzi hanno partecipato a un percorso formativo composto da lezioni di manouche, piuttosto che di musica classica, di home recording, jazz e di musica tradizionale irlandese, poichè non era nei nostri intenti aiutarli a specializzarsi in un ambito preciso, ma piuttosto prendere contatto con realtà diverse fra loro e sperimentare la contaminazione. S.O.L.E. cerca di essere gruppo prima di essere movimento, desidera dare supporto invece che competizione, vuole offrire, condividere e vivere esperienze che possano unire sinceramente le persone.

*2) Il percorso che offrite ai ragazzi che hanno aderito al progetto è eterogeneo: tante diverse tipologie musicali, contaminazioni e storie differenti. Come procede questo laboratorio e che apporto hanno dato i 5 ragazzi che hanno partecipato?*

I ragazzi che partecipano al progetto sono davvero incredibili! Hanno fra i 15 e i 25 anni, un divario notevole parlando di esperienza professionale: tuttavia questo non sembra affatto un ostacolo per loro, anzi! Soul Original Love Experience funziona grazie alla collaborazione orizzontale tra organizzatori e partecipanti. Ai ragazzi viene richiesto moltissimo impegno per rimanere al passo con la tabella di marcia e far sì che il progetto raggiunga gli obiettivi prefissi: meritano grandissimi complimenti per l’energia e l’entusiasmo che ci hanno hanno messo dal primo giorno.
Con la lezione di Guglielmo Pagnozzi si concluderà la parte formativa del progetto, forse per
loro quella più leggera. Dopo aver assimilato le esperienze dei musicisti presentati, Antoni, Carmine, Federico, Giangabriele, Giordano e Matteo si impegneranno nella composizione di
inediti che andranno a formare il loro primo album (tutti insieme, quanto meno!).
E’ sicuramente una titanica difficoltà lavorare a ritmi serrati a un progetto musicale senza conoscersi, provenendo da background differenti, ma ci stanno mettendo tantissima dedizione, determinazione e buona volontà, e non potremmo essere più orgogliosi di lavorare con loro. Ci riteniamo onestamente fortunati.

*3) In un qualche modo S.O.L.E. diventerà tangibile: a fine anno ci sarà un album e prima un concerto, se le informazioni che abbiamo sono giuste. Ce lo confermate?*

Soul Original Love Experience ha come obiettivo aiutare i ragazzi ad avere un contatto reale con il mondo della musica, fare esperienze e toccare con mano quelle che sono le difficoltà e le meraviglie di questa professione, per poi concludere il percorso con un album attraverso cui promuovere la propria carriera. E’ per questi motivi che riteniamo fondamentale che i ragazzi producano del materiale che li rappresenti come artisti, e che abbiano la possibilità di esibirlo in pubblico e raccoglierne i feedback.
Il 21 giugno 2019 i ragazzi si esibiranno a XM24 per la prima volta, accompagnati dal noto sassofonista Guglielmo Pagnozzi. XM24 è stata la prima realtà a dare fiducia e sostegno tangibile al progetto S.O.L.E., crediamo quindi che sia la perfetta vetrina per mostrare l’incipit di quello che sarà prodotto, grazie alla preziosissima collaborazione con una realtà minacciata dallo sgombero imminente. E’ invece prevista per la fine di questo anno la
presentazione dell’album completo,di cui il giorno del compleanno di Sole daranno un anticipazione.

*4) Il vostro progetto è bellissimo e immaginiamo richieda molto impegno, avete avuto supporto da altre realtà Com’è stato accolto e sviluppato S.O.L.E.?*

Fin dal primo giorno non ci sono mancati gesti di incoraggiamento: Bologna è una città cordiale, ospitale, una madre premurosa; Sole era molto amata e molto conosciuta in città.
Frequentava assiduamente i centri sociali, le piazze, le realtà associative, e tutti gli amici di Sole hanno fatto del loro meglio per aiutarci. Siamo stati amorevolmente accolti e sostenuti da molte entità, senza la cui sincera solidarietà non avremmo raggiunto gli attuali risultati: XM24 e i generosissimi contadini di CampiAperti, il Mercato Sonato, il Binario69, Il Laboratorio Sociale Afrobeat, La Zecca di Làbas, il Black Cat Pub, L’Orchestra SenzaSpine, CastelBronx, ultimo ma non ultimo Massimo Simonini, gentilissimo Direttore del Festival Internazionale di Musica Angelica. Non possiamo che esprimere immensa riconoscenza a tutti i musicisti che hanno prestato a titolo di volontariato il loro tempo, le loro energie, i loro strumenti, più importante di tutti, la loro esperienza: Andrea Menabò, Mimmo Crudo, Pietro Fabris, Marino Porcari, Lorenzo Colliva, Alessandro Gentile e Guglielmo Pagnozzi. Tutti hanno fatto del loro meglio per aiutarci a
realizzare questo progetto con grandissimo altruismo e abnegazione e non potremo mai ringraziare a sufficienza.