Ariano Folk Festival Winter Edition, musica d’inverno in Campania

Dal 27 al 29 dicembre torna ad Ariano Irpino, Ariano Folk Festival Winter Edition. Grande musica per chiudere il 2019 nel migliore dei modi.

L’Ariano Folk Festival è da 24 anni un appuntamento fisso per gli amanti di world, folk e gipsy music. Ma non solo di musica, anzi anche e soprattutto di cultura, inclusione, divertimento e conoscenza di altre tradizioni.

Anche quest’anno torna per il quarto anno consecutivo, l’Ariano Folkfestival Winter Edition, edizione invernale del festival, dal 27 al 29 dicembre. La ricerca che consente di attraversare le nazioni e i continenti per portare, poi, ad Ariano Irpino i suoni e le musiche di altre tradizioni non si ferma, ed anche quest’anno regala una tre giorni invernale completamente gratuita. 

All’interno di una tensostruttura riscaldata, dato che anche se siamo in Campania è pur sempre inverno, una imponente line-up ci attende: Africa Unite, Peppe Voltarelli, Lennon Kelly, Sossio Banda, Napule Stocc ‘e Patane Orchestra, Napoli Rockers Syndicate.

Una line-up che si pone l’obiettivo di piacere a più gente possibile, ovviamente, ma soprattutto di mescolare i gusti e far scoprire cose nuove agli amanti del festival e anche a chi lo scopre per la prima volta. Si comincia il 27 dicembre con Peppe Voltarelli. Cosentino di nascita, nell’88 si è trasferito a Bologna dove poi ha dato vita al gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti che, con il suo folk in salsa calabrese, ha conquistato l’Italia intera. Da qualche anno continua la sua carriera come solista. A seguire Napule Stocc ‘E Patane Orchestra, che affonda le sue radici nella tradizione musicale del Sud Italia e, più in generale, del Mediterraneo.

Il 28 dicembre apre la serata la Sossio Banda, tra le proposte musicali più originali nel panorama del nuovo folk mediterraneo. Sette musicisti guidati dal sassofonosita e compositore Francesco Sossio che ha suonato per anni con Enzo Avitabile. La musica della Sossio Banda nasce da sonorità dell’Alta Murgia pugliese contaminate da molteplici ritmi e suggestioni, attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e contemporanei. Sul palco sarà poi la volta dei Lennon Kelly. Nati nel 2011 a Cesena, fondono le melodie irlandesi con il punk e il rock, aggiungendo a jigs e reels sfumature elettriche e graffianti su testi a volte cantautorali,  a volte diretti e rabbiosi.

Il 29 dicembre sarà la volta dei Napoli Rockers Syndicate che, attraverso la musica reggae, esprimono sentimenti di uguaglianza, rispetto ed integrazione. Musicisti uniti dall’amore per la musica jamaicana ed il rock.

Chiuderanno la quarta edizione del festival gli Africa Unite. Lo scorso 10 maggio è uscito l’album “In Tempo Reale”, un’opera musicale che porta dentro scelte stilistiche coraggiose. Non han bisogno di presentazioni i più longevi portatori del reggae nel nostro paese.

L'immagine può contenere: 11 persone, persone che sorridono, folla, notte e spazio all'aperto

Ariano Folkfestival non è solo musica. Il programma prevede diverse attività collaterali come “Racconti di Viaggio”, un talk dove i protagonisti del festival si raccontano senza filtri al pubblico in un ambiente intimo e rilassante come la Libreria Guida. “Spazio Teatro”, curato dalla Compagnia Teatrale “La Fermata” e dedicato al teatro, propone la rappresentazione di “Così parlò Bellavista”.

Con la sua storia ultraventennale l’Ariano Folkfestival è punto di riferimento, ormai internazionale, nel panorama degli eventi musicali di tutto il mondo. Numeri che parlano da soli. Oltre 20 mila presenze ogni anno, più di 300 artisti ospitati nelle diverse edizioni. E per artisti intendiamo nomi quali Calypso Rose, Calexico, Gogol Bordello, Goran Bregovic, Instituto Mexicano del Sonido, Balkan Beat Box, Tony Allen, Omar Souleyman, 47Soul, Gaye Su Akyol, Mercedes Peón, The Bongo Hop, Eskorzo, Dubioza Kolektiv, solo per citarne alcuni.